GROSSETO. Una nuova impresa per il grossetano Giovanni Scafuro: da stamattina, sabato 1 ottobre, il ciclista 42enne, dilettante, corre la “Atlas Mountain Race” in Marocco, una gara in solitaria da Marrakech alla costa atlantica per 1200 km, con oltre 25 mila metri di dislivello.
Non è la prima volta che Scafuro, di Campagnatico dove ha un’azienda che produce olio, si cimenta in avventure del genere, anche se raggiunto al telefono si dice un pochino preoccupato.
Alla partenza con qualche acciacco
«Purtroppo sono arrivato in Marocco e non mi sento al meglio, fra qualche linea di febbre e tosse – dice Scafuro – se prima volevo affrontare questa corsa provando a dare tutto, ora gli obbiettivi sono cambiati e già arrivare alla fine sarà un bel traguardo».
L’Atlas Mountain Race è dunque una gara per “uomini duri” fra sentieri sterrati nel deserto, dove già orientarsi diventa un’impresa.
«Mi domandano sempre il perché uno deve mettersi alla prova in gare del genere – dice Gianlcuca Scafuro – e oggi rispondo che è un modo per viaggiare e conoscere posti nuovi, seppur dobbiamo mettere in conto che la fatica non mancherà di certo. Questa corsa si può correre anche in coppia, ma io preferisco da solo. Vediamo cosa succede, per ora abbiamo fatto il briefing e siamo pronti alla partenza».
Non ci sono premi in denaro per chi arriva al traguardo, ma solo la soddisfazione di avercela fatta. Scafuro lo scorso anno ha partecipato alla Silk Road Mountain Race provando sensazioni incredibili, e l’obbiettivo è ripetere e conoscere nuovi luoghi come avvenuto appunto in Kyrgyzstan. Le tappe dell’Atlas Mountain Race sono imprevedibili, lungo il percorso i corridori troveranno tre checkpoint su cui sarà apposto il timbro sulla brevet card. Rispetto all’anno scorso Gianluca Scafuro ha potuto contare sull’aiuto di Weider Italia, che producono specifici alimenti per affrontare condizioni estreme. Per l’abbigliamento invece, Scafuro potrà contare sull’azienda toscana Pissei, con un kit progettato e realizzato appositamente per quest’avventura. La bici invece sarà una Mtb Santa Cruz Blur, già usata in coppia con Thomas Daddi alla Cape Epic quest’anno, messa a disposizione dal Puntala Camp & Resort.
Dove seguire la corsa
Per seguire l’avventura di Giovanni Scafuro sarà possibile farlo attraverso il sito del suo team www.cykeln.it con le mappe e il numero 42.
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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