PUNTA ALA. Il campo di polo torna a nuova vita. Il 14 settembre la sfilata delle squadre a cavallo poi tra il 15 e il 17, le competizioni. Sarà disputata la “Punta Ala Polo Cup”, un torneo di respiro internazionale con quattro squadre partecipanti. L’evento è già stato definito da organizzatori e appassionati la rinascita di questo movimento equestre nella frazione castiglionese, una vera perla della Maremma.
L’idea di dare un nuovo orizzonte al grande polo in questo gioiello di terra è stata di Gaia Bulgari, presidente del comitato organizzatore della competizione. il suo spirito propositivo, unito alla passione per lo sport e per i cavalli ha così permesso, a distanza di 30 anni dalle ultime partite, di ricostruire lo storico campo da Polo.
Per l’occasione è stato anche restaurato il “Circolo ippico Punta Ala” con interventi di pregio e in linea con i più ferrei principi nel rispetto della biodiversità. Grazie a questo appassionante lavoro di recupero, restauro e ricostruzione, la Bulgari ha ridato vita al campo, migliorandolo nelle soluzioni tecniche e strutturali.
A Punta Ala giocò anche il principe Carlo, ora Re d’Inghilterra
Su questo prato ora rinnovato ha giocato anche il principe Charles Philip Arthur George, oggi Carlo III, Re d’Inghilterra. Negli anni ’80 con la sua tappa a Punta Ala stava mettendo insieme due delle sue grandi passioni: il polo e la Toscana. La frazione di Castiglione è stata frequentata anche dai leggendari fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo, dai padri del polo argentini e da grandi giocatori del vecchio continente. Il campo negli anni è stato teatro di diverse discipline: gare di salto ostacoli, sfilate e partite di polo. L’entusiasmo negli anni però è andato scemando e quel rettangolo, incastonato fra la pineta e il mare, è rimasto praticamente abbandonato dall’equitazione.
Le dimensioni del campo
Le squadre in gara si sfideranno su un campo da 260 metri di lunghezza per 140 di larghezza che, anche nella scelta dell’erba, è stato curato nei minimi particolari. Progettato dall’ingegner Alejandro Battro, massimo esperto di campi da polo nel mondo, il prato del Punta Ala Polo Club è stato realizzato utilizzando il paspalum: una gramigna geneticamente modificata particolarmente resistente a terreni dove c’è un’acqua con un alto tasso di salinità, come quella che scorre nella zona di Punta Ala.
Il programma
Le quattro squadre al via saranno formate con lo stesso coefficiente handicap (8) in base all’elenco dei giocatori, provenienti da Argentina, Stati Uniti, Francia e Germania.
Questi i team in gara: Us Polo Polo Team, Podernuovo Polo Team, Hotel Gallia Polo Team e Battistoni Polo Team.
Quattro gli italiani in campo: Riccardo Paganelli e Franco Mancini con la Us Polo, Goffredo Cutinelli Rendina con il Podernuovo e Alexander Aggravi con l’Hotel Gallia.
Mercoledì 14 settembre, alle 18, la tradizionale sfilata delle squadre a cavallo, alla Marina di Punta Ala, aprirà il torneo. Sarà accompagnata dalla banda musicale della città di Grosseto e da auto d’epoca.
Giovedì alle 17 e alle 18, sono in programma le prime partite del torneo, che scriveranno quali saranno le semifinali che si giocheranno venerdì 16. Sabato alle 17 si giocherà la finale per il terzo posto, mentre la finalissima avrà inizio alle 18.
Il ritorno della Polo Cup è solo l’inizio
La “Punta Ala Polo Cup” farà da apripista al grande evento che la Federazione internazionale polo ha assegnato alla Fise (Federazione italiana sport equestri): il prossimo anno si disputerà l’Europeo femminile con il team Italia in campo da campione in carica.
Gaia Bulgari, testimone della rinascita
«L’emozione è fortissima, perché i cavalli qui li abbiamo sempre considerati un fatto naturale per tradizione e amore per gli sport equestri. Fino a 30 anni fa, il Centro ippico Punta Ala era un punto di riferimento del polo in Italia, ma più in generale di tutta l’equitazione – ha spiegato Bulgari – L’obiettivo che ci siamo posti dal 2019, anno in cui abbiamo iniziato a ristrutturare l’impianto, è quello di riportarlo all’antico splendore, riconsegnandolo alla comunità di Punta Ala e a tutti coloro che, come noi, amano profondamente gli sport equestri».
I numeri del movimento ippico
Il polo in Italia è in enorme ascesa, per il fascino dell’unione tra il cavallo e il suo cavaliere o la sua amazzone, ma anche perché la Fise, attraverso diversi progetti e iniziative, ne sta guidando il rilancio in località che esaltano la natura, la sostenibilità, la biodiversità e ovviamente lo sport.
Negli occhi di tutti c’è ancora il successo di Italia Polo Challenge, tour che si è svolto tra Cortina d’Ampezzo (Dolomiti bellunesi), Roma (Villa Borghese) e Arzachena (Sassari): un trionfo di sport e di mondanità e un motore per la ripartenza del turismo dopo due anni di pandemia.
Il riconoscimento della Fise
«Sapere che un luogo storico per il polo italiano come Punta Ala tornerà a ospitare eventi, è una notizia straordinaria – ha commentato Alessandro Giachetti, coordinatore del dipartimento polo della Fise – Attraverso l’arena polo, ci siamo posti l’obiettivo di far conoscere questa disciplina ai più giovani e a chi magari non aveva mai sentito parlare di polo, e il riscontro è stato enorme. Con eventi come questo, costruiti all’insegna della sostenibilità e dell’immersione nella natura, ci lanciamo verso un’altra splendida avventura come quella dell’Europeo del 2023, dove potremo difendere il titolo in casa. Il mio ringraziamento va a Gaia Bulgari e a tutto il Punta Ala Polo Club per la passione e per tutti gli sforzi fatti negli ultimi mesi».
Anche se l’Italia Polo Challenge ha puntato sulla formula dell’Arena Polo (campo ridotto e tre cavalieri per squadra anziché quattro) per permettere la pratica anche in spazi più ristretti come per esempio il galoppatoio di Villa Borghese o il campo di calcio di Abbiadori in Sardegna, a Punta Ala si giocherà il polo tradizionale. Sarà dunque uno spettacolo straordinario e mozzafiato per chi non ha mai assistito ad una partita di polo e per tutti coloro che lo amano.
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