GROSSETO. Se ne va una delle anime storiche del commercio grossetano e maremmano. Una persona che non ha mai smesso di far parte del tessuto associativo della città. All’età di 83 anni ha lasciato i suoi cari Alfio Franco Baraldi, figura storica della Confcommercio Grosseto.
Mai fermatosi neanche dopo la pensione, attualmente rivestiva il ruolo di presidente provinciale della “50 & Più Fenacom”, l’associazione che rappresenta e tutela gli iscritti nella terza età, rispondendo a richieste di consulenza ed assistenza.
Il ricordo degli amici di Confcommercio
È davvero grande e accorato il cordoglio in Confcommercio Grosseto. Il presidente Giulio Gennari, il direttore Gabriella Orlando, il direttivo, il segretario del patronato 50 & Più Enasco Alessandro Luzzetti, l’intero staff dell’associazione si stringono attorno alla famiglia, alla moglie Merisa, al figlio Mauro (quarant’anni trascorsi come dipendente in viale della Pace) e alla figlia Cinzia (titolare di un noto negozio di articoli per bambini).
«Abbiamo perso una figura di riferimento, ma soprattutto una persona a cui abbiamo voluto bene – dicono dall’Associazione – Alfio Baraldi, insieme a tanti altri importanti imprenditori, ha contribuito a far crescere e prosperare la nostra associazione. Si è impegnato con generosità e passione nella vita associativa contribuendo a far diventare quella che oggi è la più importante associazione del settore. Un impegno incondizionato, che Alfio ha messo al servizio della categoria sapendo bene quanto sia necessario impegnarsi per la tutela e la rappresentanza delle imprese. Ci mancherà moltissimo».
Alfio Baraldi: una figura storica del commercio grossetano
Alfio Baraldi ha dedicato la sua via, oltre che gli affetti, anche al lavoro e alle realtà associative delle quali ha fatto parte. Nato in provincia di Mantova, si trasferì a Grosseto dove all’età di soli 14 anni iniziò il suo percorso da esercente. Rilevò la gestione del distributore di carburante, bar e tabacchi Agip H24 alle porte del capoluogo maremmano.
«Furono anni impegnativi – ricordano dalla 50&Più e dalla Confcommercio di Grosseto – era un’attività aperta ventiquattro ore al giorno per tutto l’anno, e anche grazie all’intero nucleo familiare, allora numeroso, il suo sogno fu possibile».
Nel 1964 diventò titolare del bar Roma in pieno centro, uno dei principali e storici pubblici esercizi di Grosseto con annessa la rivendita n. 1 di tabacchi, avvalendosi sempre della preziosa ed immancabile collaborazione di tutta la famiglia. Erano gli anni della grande alluvione del ‘66 e della ripresa economica.
Alla fine degli anni ’80, Alfio Baraldi lasciò l’attività di pubblico esercizio per proseguire con la sola rivendita di generi di monopolio. Durante questo periodo si troverà coinvolto nel cambiamento derivato dalla nascita di nuovi servizi, primo tra tutti la gestione del Lotto.
Sarà una tra le prime rivendite a partire.
Nel 1996 cede l’attività commerciale per godere finalmente della meritata pensione dopo 42 anni di duro lavoro: anni che gli sono valsi anche il riconoscimento della prestigiosa “Aquila d’Oro”, l’onorificenza di “Maestro del commercio”.
Una vita tra commercio e associazioni
In Ascom Confcommercio Grosseto Alfio Franco Baraldi ha ricoperto diversi ruoli chiave nell’ambito della rappresentanza nel corso degli anni. È stato infatti presidente provinciale Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), presidente provinciale del sindacato Fit (Federazione italiana tabaccai) e anche consigliere provinciale Confcommercio Grosseto. In associazione era ancora attivo, ricoprendo la carica di presidente provinciale della 50&Più, una delle realtà che più lo conosce bene e più lo ricorda con affetto.
I funerali di Alfio Baraldi si sono svolti oggi pomeriggio (lunedì 5 settembre) presso la cappella del Cimitero di Sterpeto.
