GROSSETO. Il divorzio tra Riccardo Cretella e il Grifone è ufficiale. La separazione, repentina come il matrimonio, è stata materializzata all’interno di una conferenza stampa a cui hanno partecipato sia il giocatore che il direttore sportivo Umberto Quistelli.
Un calciatore in cerca di se stesso
«Chiunque indossi la maglia del Grosseto deve sentirsi a casa, avere le giuste motivazioni, essere felice, giocare con gioia – è l’esordio di Quistelli – in caso contrario è giusto cambiare direzione, stringersi la mano e partire. Avevamo accolto Riccardo con la convinzione di avere concluso un’ottima operazione di mercato, di avere tesserato un calciatore importante e valido. Sarebbe diventato la nostra bandiera, il simbolo della nostra stagione. Invece non è stato piacevole vederlo spento alla presentazione della squadra. Il presidente non ha ostacolato la manovra, che si è conclusa come trasferimento a titolo gratuito al Livorno. Sottolineo che le porte del Grosseto restano spalancate per Cretella – conclude il direttore sportivo – ora cercheremo una valida soluzione per sostituirlo. Abbiamo già diverse alternative sul tavolo».
Riccardo Cretella: «È stata un decisione molto personale e professionale – spiega – non è stato assolutamente facile arrivare a questa conclusione, ma ho dovuto ascoltare me stesso. In fondo non ero pienamente convinto quando ho firmato per il Grosseto, adesso chiedo scusa, non volevo essere maleducato. Ripeto sono state molte le motivazioni personali che mi hanno portato a rescindere il contratto. Voglio anche aggiungere – termina Cretella – che non si tratta di una questione economica».
Chiarimenti sì, ma di facciata
Chiarimenti di facciata? Il sospetto è profondo, confortati da aspetti evidenti quanto concreti.
Prima questione. Parlare di poco entusiasmo nel binomio Cretella-Grosseto è già molto particolare. Il centrocampista ha sempre dichiarato l’amore e l’attaccamento verso la maglia biancorossa, arrivando poi a ritrovare un contratto inseguito (magari tra discussioni e trattative laboriose) ma voluto col sorriso. Sorriso che poi si è spento improvvisamente, troppo improvvisamente. Seconda questione. Il contatto con il Livorno è stato antecedente alla firma con il Grifone. Perché fare questo slalom? Allora la domanda più impegnativa è: cosa è successo veramente?
Il quesito si innesta in un panorama veramente grigio, quasi nero. La frattura tra la città e la squadra biancorossa da evidente è diventata seria. Molto seria. Gli indizi e la voce del popolo sussurrano di pressioni verso giocatori e altri elementi della società, pressioni che si estendono anche alle aziende vicine al Grifone. Sarebbe uno scenario terribile e molto delicato. La speranza è che queste insinuazioni siano solo fantasia.
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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