GROSSETO. Gli associati di Confcommercio Grosseto hanno scelto di esporre qualcosa in più nelle vetrine dei loro esercizi commerciali: le bollette di luce e gas.
L’associazione infatti, aderendo all’iniziativa “Bollette in vetrina” promossa dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe Confcommercio), intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulle drammatiche conseguenze che i rincari delle bollette energetiche stanno avendo sulle attività commerciali della Maremma.
Gli associati di Confcommercio Grosseto, e in particolare coloro che stanno subendo maggiormente le difficoltà di questa situazione, esporranno nelle proprie vetrine le bollette mettendole a confronto con quelle degli scorsi anni, in particolare del 2021. Una iniziativa semplice e immediata per testimoniare direttamente l’enorme incremento dei costi energetici: addirittura triplicati (se non peggio) nel giro di pochi mesi.
Molte aziende rischiano di chiudere già da settembre
Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto traccia i contorni di una crisi che morde forte tutti gli associati, e non solo: «Ogni giorno che passa aumenta la sofferenza delle nostre imprese e cresce l’incertezza per il futuro – dice Gennari – Non possiamo più aspettare, né i tempi delle prossime elezioni politiche, né quelli dell’insediamento del prossimo governo che di certo non sarà in carica il 26 settembre, ma molto più tardi».
«Occorrono misure straordinarie immediate – precisa Gennari – Che mettano subito in sicurezza i conti delle aziende e che ci facciano capire la direzione verso la quale andremo nei prossimi mesi, considerando che la bolletta della luce e quella del gas, sono giocoforza destinate ad aumentare. Non solo per le feroci speculazioni in atto, ma anche per un prossimo aumento dei consumi: andiamo verso l’autunno e verso l’inverno con giornate più corte e verosimilmente più fredde».
Ad alcune aziende grossetane del settore della ristorazione per il mese di luglio 2022 è arrivata una bolletta della corrente elettrica superiore a 11mila euro, contro i mille dello scorso anno. Un aumento che parla di 0,67 euro al kilowattora di luglio 2022, contro gli 0,15 del luglio 2021.
Cancellare subito i pagamenti obbligatori legati all’Iva
Secondo i vertici di Confcommercio Toscana e Grosseto l’unica soluzione nell’immediato potrebbe essere quella di sollevare le imprese da alcuni carichi. «Non ci servono nuovi sostegni; inutile erogare aiuti quando poi quello che ci viene dato da un lato, ci viene tolto subito dopo dall’altro – dicono all’unisono il presidente dei commercianti di Grosseto, Giulio Gennari e quello della Toscana, Aldo Cursano – sarebbe meglio se le imprese potessero sgravare dai propri bilanci i pagamenti obbligatori, come quelli legati all’Iva».
Gabriella Orlando, direttrice Confcommercio Grosseto, ricorda che nella provincia maremmana ci sono tante piccole aziende a conduzione familiare: «Che non hanno ingenti patrimoni ai quali ricorrere per fare fronte alla situazione – chiosa Orlando – Se la situazione non cambia in fretta, difficilmente queste imprese potranno sopravvivere. E se chiudessero si verificherebbero tutte le conseguenze che sono solite verificarsi in casi simili, a cominciare dal licenziamento dei collaboratori”.
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