CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Succede che il divieto di balneazione, temporaneo, debba scattare anche nei posti dove il mare è meraviglioso come a Castiglione.
Succede perché, dopo una così lunga siccità, il primo temporale importante porta in mare acque sporche dalle parti più alte. E le analisi, puntuali, rilevano il problema.
Divieto di balneazione, colpa del fosso Capezzolo
Così, a causa di uno sversamento in mare dal fosso tombato del Capezzolo, il Comune ha firmato un’ordinanza che dispone Il divieto temporaneo di balneazione in via cautelativa nell’area denominata “Castiglione lungomare di ponente”, quindi dal porto fino a Capezzolo, almeno fino allo svolgimento del campionamento delle acque da parte del Laboratorio – Uo Biologia
dell’Arpat, Area Vasta Costa.
La segnalazione è giunta all’Amministrazione dall’Ufficio Locale Marittimo di Castiglione della Pescaia che ha mandato una nota relativa allo “sversamento di acque emananti cattivo odore, tipicamente riconducibile ad acque reflue non depurate” che fuoriescono dalla tombatura del fosso Capezzolo in corrispondenza dell’area di balneazione Lungomare di Ponente.
Le analisi dovrebbero dare una risposta domenica 21, quindi, se sarà confermato che non ci sono problemi, l’area sarà riaperta alla balneazione.
Nella zona sono stati apposti i cartelli e sono previste sanzioni, salate, per chi dovesse trasgredire.
23 AGOSTO – REVOCATA L’ORDINANZA
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