CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. La notizia della morte del giovane 21enne, che ieri (16 agosto) nel tardo pomeriggio si è sparato con una carabina in volto, in un agriturismo nella campagna di Castiglione della Pescaia, ha fatto il giro del paese in poche ore. Sgomento, incredulità e angoscia le sensazioni che hanno attanagliato tutti.
Molte però, come ovvio, le domande sul motivo scatenante di una tragedia che ha colpito nel profondo la comunità, anche perché quel ragazzo e i genitori sono conosciutissimi: una famiglia modello, stimata e apprezzata nella vita di tutti i giorni e sul lavoro.
Tanti dunque i nodi da sciogliere. Il ragazzo ha lasciato un biglietto, e su quelle poche righe potrebbero essere spiegati i veri motivi del gesto, incomprensibili al momento se non dagli inquirenti, i carabinieri della stazione di Castiglione che stanno cercando di spiegare la dinamica dei fatti.
Il ragazzo 21enne era tornato da un turno di lavoro e secondo il racconto di alcuni amici, non aveva dato nessun segno di quello che poi sarebbe successo poche ore dopo. Sul posto è intervenuta una squadra della Misericordia di Castiglione della Pescaia seguita da una della Croce Rossa di Marina di Grosseto, ma non c’era più niente da fare.
Il corpo è stato composto all’obitorio di Grosseto a disposizione del magistrato. Già domani (18 agosto) ci potrebbero essere i funerali.
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