Lamberto Zauli, dal Grosseto alla coppa a Vicenza, poi la Juve Skip to content

Lamberto Zauli, dal Grosseto alla coppa a Vicenza, poi la Juve

Grandi soddisfazioni da calciatore, poi la guida della Juventus Under 23. Quest’anno la chiamata in B, ma l’esonero dopo un mese
I volti dello sport, Lamberto Zauli

BOLZANO. È nato a Roma nel luglio del 1971, ma Lamberto Zauli è grossetano da sempre.

Nel capoluogo maremmano incontra il pallone nelle giovanili dell’Unione Sportiva Grosseto dove espone subito quelle qualità, che servono per diventare un vivace punto di riferimento a centrocampo e un grande uomo.

Attraversa la serie B con 158 presenze e 20 reti, frequenta 146 volte la massima serie andando in gol 28 volte, conosce la semifinale della Coppa delle Coppe segnando 1 rete al Chelsea (con il Vicenza, nel 1997-1998, in panchina Guidolin) assapora la Coppa Uefa.

Lamberto Zauli con la maglia del Vicenza nel 1998-99
Lamberto Zauli con la maglia del Vicenza nel 1998-99

Nella stagione 2002-2003 si frattura la gamba destra scontrandosi con Gianluca Grassadonia del Cagliari. Resta fermo quattro mesi per poi riprendersi il campo e altre gustose soddisfazioni.

Nel 2010 si trasforma in allenatore acquisendo altri successi.

Il 3 luglio 2019 lo chiama la Juventus consegnandogli la panchina Primavera. Poi lo stop per la pandemia. Nell’agosto 2020 è promosso alla guida della Juventus Under 23 in serie C dove realizza i migliori risultati di sempre, in categoria, della società bianconera.

La chiamata del Sud Tirol, poi l’esonero

Il 13 giugno 2022 arriva la chiamata del Sudtirol, neopromosso in serie B.

Lamberto Zauli, soprannominato Zidane, risponde presente e dai primi giorni di luglio è andato in ritiro in Val Ridanna. Ma poi è arrivata la doccia fredda dell’esonero

«Il Sudtirol comunica che, in seguito a visioni sportive diverse, le strade con l’allenatore Lamberto Zauli si dividono consensualmente. La guida tecnica della squadra viene temporaneamente affidata al vice allenatore Leandro Greco e allo staff tecnico in carica. Al mister un ringraziamento e i migliori auguri per il proseguimento della carriera professionale sportiva».

Inconcepibile. Non ci sono altri termini per catalogare il divorzio tra il Sud Tirolo e Lamberto Zauli. Il distacco è avvenuto dopo nemmeno un mese di matrimonio, alle spalle la gara di coppa Italia persa 3-1 con il FeralpiSalò e l’amichevole col Mantova terminata 2-2. Troppo poco, anzi niente, per decidere e avallare il licenziamento. È lo stesso Zauli a dare le risposte necessarie per capire il terremoto.

«Un rapporto mai decollato – precisa Zauli – non ci siamo mai avvicinati, mi sono sempre sentito un corpo estraneo. Le idee tecniche non combaciavano, c’erano divergenze importanti. Tutto questo si è tramutato nel mio allontanamento dalla panchina. Dispiace molto e la delusione è alta. Trovo tutto questo assurdo – termina il tecnico – ma si volta pagina, si guarda avanti. Il Sud Tirolo è già una storia lontana»

«E pensare che ero felice di provare la gioia di allenare in B, ma  è stata anche una scelta molto difficile da prendere».

Perché?

«La risposta è molto semplice. Ho trascorso tre anni alla Juventus raccogliendo grandi appagamenti lavorando in un sodalizio stratosferico dal punto di vista organizzativo e di impianti. Sarebbe stato un matrimonio da conservare, ma di comune accordo la decisione è stata contraria. La Juventus ha avvallato la scelta nel corso di una riunione. A malincuore ci siamo separati».

Ha conosciuto e allenato Alessandro Sersanti di Grosseto.

«Certamente e con molto piacere. È un ragazzo fantastico, sono sicuro che possa fare un lungo cammino nel calcio».

Sono trascorsi 20 anni dal brutto infortunio alla gamba. C’è del rancore verso Grassadonia?

«Assolutamente no. Fu un incidente molto grave ma completamente causale, non ci fu cattiveria e nemmeno intenzione. Nel calcio, nello sport in generale, sono episodi che possono accadere».

Quanto pesa lavorare sempre lontano da casa?

«Alle spalle ho tante esperienze, che mi permettono di avere uno spirito di adattamento molto forte. Sono lontano da casa da sempre, riesco quindi a lavorare con la massima potenzialità accarezzando le mie ambizioni. A Grosseto torno raramente, li vivono mia madre e mia sorella». 

 

Autore

  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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