FOLLONICA. Manca il personale e l’ambulatorio di radiologia di Follonica chiude per 20 giorni, dall’11 al 30 agosto. Chi ha da ritirare i referti deve farlo entro il 10. Così recita un cartello affisso all’interno del distretto sanitario a firma del direttore dell’unità operativa.
Il motivo? Manca il personale medico e tecnico. È la stessa Azienda sanitaria a spiegarlo in una nota di risposta al consigliere follonichese di Coraggio Italia, Sandro Marrini, che ha sollevato il caso.
«In merito alla chiusura dall’11 al 30 agosto dell’ambulatorio di radiologia di Follonica – scrive l’Asl sudest – si tratta di una situazione temporanea collegata alla carenza di personale medico e tecnico che si fa sentire soprattutto in questi mesi estivi.
D’altra parte sono già state attivate tutte le procedure possibili per nuove assunzioni. In questi giorni sono state inviate ai candidati in graduatoria le convocazioni per chiedere la loro disponibilità», chiude l’Azienda, scusandosi con i cittadini per il disagio.
Chi ha bisogno di una radiografia deve andare a Massa o a Grosseto
«Se non si trattasse di tematiche che riguardano la salute delle persone, sembrerebbe di essere su “Scherzi a parte”», aveva scritto Marrini nel comunicato in cui denunciava il disservizio. «Invece, purtroppo questa è l’amara realtà che vivono gli abitanti della seconda città della provincia, che in estate, soprattutto nel mese di agosto, arriva a toccare le 100.000 presenze».
«Nel periodo clou della stagione, uno dei servizi sanitari più importanti chiude la saracinesca e riaprirà i battenti quando l’estate è agli sgoccioli. Una vicenda grottesca, quasi inverosimile: basti pensare che chi avrà bisogno di una radiografia per qualsiasi genere di problema dovrà recarsi all’ospedale di Massa Marittima, dove il servizio è già stato oggetto di pesanti tagli.
Oppure dovranno andare all’ospedale di Grosseto, con il rischio di intasare ancor di più il pronto soccorso del Misericordia e costringendo i pazienti sobbarcarsi un viaggio di circa 50 chilometri verso il capoluogo maremmano».
Marrini: «Era già successo a novembre e in 9 mesi nulla è cambiato»
Il problema si era già verificato a novembre, il 10, quando l’Asl aveva comunicato la momentanea riduzione del servizio di radiologia nel distretto sanitario di Follonica.
«Sono passati quasi 9 mesi, ma la situazione non è cambiata, anzi è addirittura peggiorata e sembra che anche a settembre il servizio andrà a singhiozzo. Proprio per questo, serve un intervento del sindaco e dell’amministrazione comunale per invertire la rotta», scrive Marrini, invitando Benini e la giunta a far sentire la sentire la propria voce con Asl e Regione, «così come hanno fatto per l’inceneritore di Scarlino e per il rigassificatore di Piombino».
« Qui infatti c’è in ballo la salute dei cittadini. Sono anni che lotto per avere un ambulatorio pediatrico a Follonica e adesso combatterò affinché anche la radiologia possa tornare ad assicurare un servizio a pieno regime. Invito il sindaco Benini ad affiancarmi e ad abbandonare i vessilli politici: quando si parla di sanità, infatti, gli schieramenti politici non contano e bisogna essere uniti e compatti per tutelare al meglio tutti i cittadini, sia i residenti che i turisti», conclude
Tavolo di salute pubblica: «Anche il Sant’Andrea al collasso»
Il Tavolo della salute con il suo coordinatore Paolo Mazzocco e il segretario provinciale del Pci, Luciano Fedeli, lanciano invece l’ennesimo sulla situazione dell’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima.
«Dopo la chiusura della radiologia e le difficoltà del primo soccorso a Follonica, la situazione del pronto soccorso del Sant’Andrea rischia di esplodere», scrivono.
Per quanto riguarda la radiologia sono ridicole le giustificazioni dell’Asl che scorre le graduatorie ora, in piena estate, per andare, a stagione chiusa, a coprire esigenze della seconda città della provincia, che vede moltiplicare la presenza di residenti grazie ai numerosi turisti.
La situazione si riverbera anche sull’intero comprensorio e in particolare sul pronto soccorso dell’ospedale di Massa Marittima che si trova a dover fronteggiare una marea di accessi, molti dovuti proprio alle difficoltà su Follonica. Il risultato sono ore e ore di attesa per pazienti e familiari, ma soprattutto lo stress per il personale», scrivono.
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