BRACCAGNI. C’era una piazza di spaccio, a Braccagni, che era stata segnalata alla guardia di finanza. Una piazza che si trovava lungo la Vecchia Aurelia, dove i clienti arrivavano, prendevano le dosi che il pusher portava loro fino all’auto, e poi se ne andavano. Una piazza che i militari delle fiamme gialle stavano tenendo d’occhio, dove avevano fermato diversi clienti trovati con le dosi di sostanze stupefacenti in tasca. Quando arrivavano nel luogo dell’incontro, dopo aver preso contatti telefonici, dovevano fischiare in modo tale che lo spacciatore uscisse dalla macchia per lo scambio.
Agente preso a pugni durante il controllo
Il 20 novembre 2019, durante i controlli della guardia di finanza i militari assistettero a uno scambio tra Abderrahim Jarmouni, marocchino di 37 anni residente a Cana, difeso dagli avvocati Carlo Alessandro Vaira e Filippo Cima, e un cliente e decisero di intervenire.
Jarmouni aveva appena consegnato a un cliente, grossetano come tutti quelli fermati dalle fiamme gialle nei mesi di indagine, un involucro. Il cliente era poi ripartito con l’auto a gran velocità, mentre lo spacciatore era rientrato nel bosco. I finanzieri avevano cominciato a cercarlo: lo trovarono una mezzoretta più tardi ma lui scappò di nuovo senza badare alle intimazioni di fermarsi da parte degli agenti che alla fine erano riusciti a bloccarlo. In quel momento il 37enne lanciò contro un agente una batteria per l’auto che aveva raccolto per terra, poi, una volta bloccato, cominciò a colpire con i pugni all’addome il militare.
Una volta bloccato e perquisito, nelle tasche dell’uomo furono trovati 65 involucri contenenti 59.8 grammi di cocaina e 24 contenenti 16.4 grammi lordi di eroina.
Jarmouni fu quindi arrestato.
Migliaia di dosi di cocaina ceduta
Secondo il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Grosseto Sergio Compagnucci, non ‘è alcun dubbio che l’attività principale del trentasettenne fosse lo spaccio. A confermarlo, le dichiarazioni di alcuni clienti abituali: una ragazza ha confermato ai militari di aver acquistato più di mille dosi di cocaina, per una spesa di oltre 30.000 euro, un ragazzo di Grosseto, oltre 700 dosi per un spesa di circa 17.000 euro, un altro, oltre 150 dosi e così via.
Detenzione ai fini di spaccio, spaccio e resistenza i reati contestati: il sostituto procuratore Federico Falco aveva chiesto una condanna a sei anni e 40.000 euro di multa. Il trentasettenne è stato giudicato con il rito abbreviato. Quattro anni e dieci mesi di carcere e 20.000 euro di multa la condanna oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento durante la custodia cautelare in carcere. Jarmouni è stato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni e nei suoi confronti è stata disposta dal giudice Compagnucci, anche l’espulsione dall’Italia.
