SCARLINO. Non solo Sgarbi, questa volta è la Soprintendenza a dirlo. Quelle panchine in piazza Garibaldi non potranno rimanere.
Sgarbi parlava così, in un “video denuncia”, delle nuove sedute installate in piazza: «Lo scultore Vincenzo Pasquali (scultore scarlinese vissuto fra XIX e XX secolo, autore del monumento a Garibaldi, ndr) misurò gli spazi, equilibrando il basamento e la scultura. E ora ci piazzano questi sedili sproporzionati, che sembrano di plastica, magari saranno di cemento, per una sosta occasionale, sporadica. Sono un orrore inutile».
I gruppi di opposizione avevano fatto richiesta di accesso agli atti per interrogare poi la Soprintendenza, però ancora nessuna documentazione sembra essere arrivata tra le mani dei consiglieri.
Fratelli d’Italia rincara la dose
Il presidente del circolo di Fratelli d’Italia Scarlino, Salvatore Aurigemma e il capogruppo in consiglio comunale Paolo Raspanti si aggiungono al coro che in questi giorni si è schierato contro la scelta dell’amministrazione. Bollando la scelta della sindaca Francesca Travison come una seconda brutta figura: «Non bastava quella rimediata nei confronti dei cittadini, dei turisti e della proprietà dell’area adibita a parcheggio in località “la Polveriera” – dicono – Dopo, l’ennesimo scivolone di un sindaco incompetente come quello attuale, come Fratelli d’Italia ci auguriamo che per Travison sia il primo e l’ultimo mandato alla guida di Scarlino, in quanto a inadeguatezza ha battuto ogni record e limite non sapendo gestire una macchina amministrativa come quella scarlinese».
Quelle panchine andranno tolte
Il design, decisamente moderno rispetto al contesto della piazza, non era piaciuto anche a molti cittadini. Alcuni di loro, forse seguendo l’invito di Sgarbi a ribellarsi, avevano segnalato alla Soprintendenza il colpo d’occhio che questi “sedili sproporzionati” danno sulla piazza. La risposta degli uffici è arrivata tramite una e-mail di posta certificata, diffusa su facebook dalla stessa mittente che aveva inviato la segnalazione il 9 giugno.
Nel testo della pec, a firma del soprintendente Gabriele Nannetti, è riportato che è già stato chiesto al Comune di rimuovere i sedili segnalati.
Inutile la difesa dell’installazione da parte dell’amministrazione Travison, sembra proprio che le sedute andranno rimosse. Chissà se potranno essere riutilizzate per l’arredo di qualche altro spazio.
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