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Troppe alghe, a rischio la processione

Tuona l’opposizione: «L’amministrazione ha delegato tutto alla Regione, siamo in ritardo con i lavori»
San Biagio sulla laguna

ORBETELLO. L’hanno scampata per un pelo. Per la prima volta da quando in laguna ce ne sia memoria, il tragitto della processione di San Biagio, ha rischiato di dover essere ridotto a causa della quantità di alghe. Neanche nel 2015, a pochi mesi da un evento catastrofico come la moria di pesci, c’era stato questo pericolo.

L’allarme di Alternativa Orbetello

È la lista di opposizione Alternativa Orbetello a lanciare l’allarme di quanto stia avvenendo in laguna. «La situazione è davvero grave, ed è sotto gli occhi di tutti – dicono – Per questo invitiamo  le amministrazioni, comunale e regionale, a smettere di girare intorno al problema, o peggio ancora eluderlo, e ad attivarsi velocemente per risolverlo».
La laguna è in sofferenza. Primi fenomeni di anossia, a basse temperature dell’acqua, si stanno già verificando in questi giorni, con l’aumento delle temperature. «Facile immaginare cosa succederà quando tra poco le temperature saliranno – continuano – È necessario procedere immediatamente all’attivazione del ricambio forzato dell’acqua. Ci preoccupano le recenti parole del delegato alla Laguna Berardi che, dopo oltre due mesi dall’insorgere del problema, ancora parli di minimo altri dieci giorni per l’attivazione del pompaggio. Ricordando comunque che il ricambio delle acque non è la soluzione definitiva».

La laguna di Orbetello

La delega di ogni responsabilità da parte dell’amministrazione comunale alla Regione, secondo il gruppo di opposizione, ha imposto un’eccessiva burocratizzazione «che ha portato alla totale inefficienza nella gestione sia ordinaria che straordinaria di un ecosistema che ha invece ha bisogno di decisioni veloci e efficaci per essere salvato». Soluzioni che sono già tutte sul tavolo e che non prevedono neanche un aumento degli investimenti economici già previsti «ma non ancora messi in campo».

«I natanti impiegati per la raccolta delle alghe sono vecchi e troppo pesanti per la navigazione in presenza di banchi algali – si legge ancora nella nota – considerate anche le basse acque dovute alla mancanza di pompaggio. Consumano oltre modo e la riparazione in caso di rottura non risulta più conveniente, come dimostra un mezzo addirittura fermo da anni. Così come risulta chiaramente fallimentare la gestione dell’attività di bonifica attraverso bandi a scadenza annuale che non permettono di assicurare una continuità di intervento e che comportano ritardi e interruzioni dovute a lungaggini burocratiche e inerzia istituzionale».

La Laguna viene gestita ormai dal 2017 con una convenzione “transitoria”, rinnovata uguale a se stessa ogni anno da allora. «Nessuna proposta di modifica è stata avanzata negli anni da chi ha in mano il governo del nostro territorio – dicono ancora – Laguna compresa, al fine di rendere davvero efficiente la collaborazione con la Regione. È ormai palese che la giunta Casamenti ha scelto da tempo di lavarsene le mani, perché delegare evita di fare e quindi semmai anche di sbagliare. Ma questa mancanza di iniziativa può essere ormai a buon diritto annoverata tra le cause che hanno ridotto la Laguna in questo stato. Invitiamo il sindaco Casamenti e il delegato alla Laguna Berardi ad attivarsi per fare sentire la propria voce in tutte le sedi preposte. E a rendere conto alla cittadinanza del proprio operato in difesa della Laguna, interrompendo questo inaccettabile e omertoso silenzio che ha il solo scopo di mantenere in sordina la scottante questione del lodo arbitrale».

 

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