GROSSETO. Cambio al vertice dell’Archivio di stato di Grosseto. Al direttore Angelo Allegrini subentra Eloisa Azzaro, funzionaria grossetana laureata in archeologia e diplomata alla scuola di Archivistica di Firenze, che già ha lavorato come archivista di rete per il centro di documentazione grossetano ed è stata assistente a agli archivi minerari di Niccioleta a Massa Marittima.
Angelo Allegrini prosegue la propria attività all’Archivio di stato di Viterbo, che già dirigeva. Lascia in eredità a Grosseto, dove ha ricoperto l’incarico di direttore dal 2018, la ristrutturazione degli uffici e una serie di attività, tra le quali, la premiazione dei precedenti direttori e l’organizzazione di numerose conferenze volte ad avvicinare i cittadini alla loro storia.
Per Eloisa Azzaro l’amore per l’archivistica è nata all’Università di Siena, digitalizzando una fonte medioevale. Da lì ha sviluppato la passione per la paleografia che l’ha stimolata a conseguire il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica.
«Ho trovato appassionante studiare la storia del mio territorio e di Grosseto, mentre gli studi accademici mi hanno offerto la possibilità di fare ricerche su testi relativi a Siena. Ciò che scopriamo è a disposizione dei grossetani attraverso la digitalizzazione e la pubblicazione on line. Le nostre sale sono aperte non solo per la ricerca storica ma anche per quelle relative al catasto, alle sentenze e ai ruoli matricolari per l’attestazione della cittadinanza italiana, nonché per attestare un diritto su una proprietà», spiega Azzaro.
L’Archivio di stato di Grosseto fu istituito nel 1958, inizialmente come una sezione distaccata della sede di Siena, ed è autonomo dal 1963. Costudisce documenti redatti dalla fine del 1400, ma il nucleo più consistente è quello che va dal 1766, quando il Granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena istituì la Provincia inferiore senese, ai nostri giorni.
