GROSSETO. Non è mai arrivato nella nostra città, Grosseto, che aveva scelto come meta per trascorrere lo scorso fine settimana. Il suo viaggio è finito prima di cominciare, all’altezza della stazione Tuscolana.
Jacopo Proietti, studente 23enne di Giulianello è morto sabato 9 aprile sul treno che dalla stazione Termini sarebbe dovuto arrivare a Grosseto. Il ragazzo, figlio di Aristide Proietti, presidente del Monumento Naturale del Lago di Giulianello, era seduto al suo posto quando, sabato 9 aprile, ha avuto un malore improvviso e si è accasciato sul sedile sul quale si era sistemato.
I passeggeri che viaggiavano con lui sul treno si sono accorti subito che le condizioni del ragazzo erano gravi e hanno dato subito l’allarme: sono arrivati i sanitari del 118: sono cominciate le manovre di rianimazione, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. La salma è stata portata all’ospedale di Tor Vergata, a disposizione della Procura che ha disposto l’autopsia.
Una comunità sotto choc
Centinaia i messaggi di cordoglio pubblicati sui social in cui familiari e conoscenti si sono uniti al dolore della famiglia. Il sindaco di Cori, Mauro De Lellis ha scritto un post per ricordare il ragazzo, in attesa che la salma venga restituita alla famiglia: «La comunità di Cori e Giulianello si stringe al grande dolore di Aristide Proietti, presidente del Monumento Naturale del Lago di Giulianello, e alla sua famiglia – si legge – per la prematura perdita di Jacopo. Un dolore che colpisce tutti noi».
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