FOLLONICA. Ergastolo per Raffaele Papa, venti anni per il padre Antonio. È finito così il processo in Cassazione per la sparatoria di Follonica, quella del 13 aprile 2018 in via Matteotti, quando fu ucciso Salvatore De Simone e furono feriti in maniera gravissima il fratello dell’uomo, Massimiliano e la farmacista Paola Martinozzi che stava andando al lavoro, nella farmacia di famiglia. La sentenza della Corte d’appello aveva confermato le condanne di padre e figlio che, assistiti dagli avvocati Luigi Esposito del foro di Taranto e Giuseppe Stellato del foro di Santa Maria Capua Vetere, a gennaio si erano rivolti alla Suprema Corte.
Ricorso respinto
I giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso presentato da Raffaele e da Antonio Papa, condannandoli anche al pagamento delle spese di costituzione. Era questa l’ultima spiaggia, per i due uomini.
L’avvocato Esposito, che assiste padre e figlio, aveva presentato appello sostenendo che la lite scoppiata tra i Papa e i De Simone (avvocati di parte civile Lorenzo Ferretti per i figli e la moglie di Salvatore, Franco Ciullini per Massimiliano e la moglie) provocata dall’acqua che da un balconcino dell’hotel Stella, di proprietà della mamma dei De Simone, Giuseppa Marcelli (assistita dall’avvocato Alessandro Risaliti) , stava cadendo sulla tenda della rosticceria Da Buono, non rappresentava un motivo “futile”, come lo aveva definito nella sentenza il giudice Marco Mezzaluna, valendo così come aggravante. All’udienza, nel quale sono parti civili anche il Comune di Follonica (avvocato Andrea Coscarelli) e la farmacista, con i suoi familiari, assistiti dagli avvocati Laura Pacenti e Tullio Padovani i giudici hanno respinto il ricorso.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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