GROSSETO. La terza edizione di “mareMMMa, la Natura del vino”, evento unico con la più grande selezione di vini della Maremma, è in calendario per il 4 aprile nel salone centrale del Granaio Lorenese di Spergolaia ad Alberese.
Dopo il successo delle prime due edizioni le denominazioni Maremma Toscana, Montecucco e Morellino di Scansano si racconteranno ai professionisti del settore con più di trecento etichette di un’ottantina di aziende.
I rispettivi consorzi di tutela hanno lavorato in sinergia per organizzare questo appuntamento dedicato agli operatori che avranno l’opportunità di degustare tutte le tipologie di vini delle denominazioni dove la natura “la fa ancora da padrone” e che è caratterizzata da territori e climi molto diversi che incidono profondamente sulle caratteristiche della ricca e variegata gamma di vini proposta.
Sommelier, ristoratori, distributori ed enotecari potranno accedere – tramite invito – alla grande degustazione di rossi, bianchi e rosati emblemi della migliore produzione di quest’area.
Qui la natura incontaminata crea vini unici
«A grande richiesta abbiamo deciso di raccontare ancora una volta, tutti assieme, le incredibili sfaccettature di questo luogo speciale, dove la vite si coltiva da secoli e dove la sostenibilità è un approccio quasi spontaneo dal momento che la natura e i suoi ritmi qui sono incontaminati per l’inesistenza dell’industria», spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio tutela vini della Maremma toscana che aggiunge: «Vitigni autoctoni e varietà internazionali qui si affiancano su un territorio con caratteristiche climatiche, pedologiche e morfologiche molto diverse tra loro, proponendo un’offerta enologica straordinariamente variegata e appuntamenti come questo sono importanti proprio per avvicinare sempre più il settore del vino, soprattutto coloro che cercano qualcosa di diverso; per quanto riguarda la nostra denominazione accanto alla tipologia rosso si stanno sempre più affermando il vermentino e il ciliegiolo, entrambi autoctoni di grande personalità».
«Il Montecucco è una Doc in costante crescita» dice Giovan Battista Basile, alla guida del consorzio di tutela «già nei primi due mesi del 2022, anche sull’onda della tanto attesa ripresa, sia l’export sia il mercato domestico hanno dato segnali molto incoraggianti. Parliamo di una realtà che in 25 anni è stata in grado di crearsi riconoscibilità e spazio tra le più importanti denominazioni del panorama vitivinicolo toscano».
«Oggi contiamo 68 soci, la maggior parte dei quali è rappresentata da piccole o medie aziende a conduzione familiare che negli anni sono state capaci di interpretare la peculiare identità del nostro territorio, prestando sempre grande attenzione al tema della sostenibilità – legato a pratiche ecocompatibili, con l’85% della produzione certificato bio – e al rispetto della biodiversità, che tra vigneti, boschi, seminativi e olivi la fa ancora da padrona. Siamo lieti di tornare finalmente a mareMMMa, per trasmettere agli operatori del settore, soprattutto locali che dovrebbero essere i nostri primi sostenitori, i valori intrinsechi che ci contraddistinguono».
«Con la nuova edizione in presenza di “mareMMMa, la Natura del vino”, torniamo ad incontrare operatori del settore, stampa ed appassionati del territorio – anticipa Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del consorzio del Morellino di Scansano Docg -. L’evento di Alberese sarà l’occasione per degustare i nostri vini e confrontarci su progetti ed attività future».
«In questi anni abbiamo lavorato per dare centralità alla nostra denominazione nell’attività di promozione del territorio, in particolar modo nello sviluppo di un’offerta enoturistica integrata per affermare l’area del Morellino come destinazione turistica. Il portale Visitmorellino.com e Morellino Green, progetto di mobilità elettrica, sono due esempi dell’impegno e dell’attenzione del consorzio verso uno sviluppo sostenibile, in linea con le esigenze di un turismo attento all’ambiente ed alle peculiarità che il nostro territorio può offrire. Con l’allentamento delle restrizioni – conclude Bernardo Guicciardini Calamai – l’area del Morellino diventa una naturale risposta alla domanda degli appassionati di una proposta a misura d’uomo e rispettosa dell’ambiente».
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