CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Si è presentato in Questura, davanti ai suoi colleghi, con tutto il peso di ore di dramma, di violenza, di dolore e sofferenza. Davanti agli agenti che erano in servizio la notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo, non ha cercato di trovare una giustificazione per quello che aveva fatto ma ha solo chiesto di essere aiutato. Per questo il poliziotto, dopo essere stato disarmato, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale e ricoverato.
Poche ore prima l’uomo aveva trovato la sua ex, con la quale è separato da mesi, insieme ad un altro. E aveva perso completamente la testa: li aveva colpiti entrambi con il casco, al culmine di una lite. Colpi alla testa, che fortunatamente non hanno procurato alla coppia ferite gravi.
L’allarme è stato dato subito e carabinieri e polizia si sono messi a cercare il poliziotto: era armato e aveva annunciato di voler utilizzare la pistola su di sé. Davanti a lui si era spalancato un abisso per quello che aveva appena fatto. I suoi colleghi sono riusciti a contattarlo: si è presentato da solo in Questura, ha consegnato la pistola, si è fatto accompagnare all’ospedale dov’è stato ricoverato.
Anche la sua ex compagna e il fidanzato si sono fatti medicare al pronto soccorso, poi sono stati dimessi. Entrambi hanno sporto querela.
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