GROSSETO. Un progetto per creare lavoro. Questa volta per intercettare i bisogni dei giovani tra i 25 e 29 anni che fanno parte dei “Neet”. L’acronimo inglese riunisce, in una sigla, tutti quei giovani che non studiano, non lavorano e non sono in un percorso di formazione.
Il progetto rivolgerà un’attenzione supplementare alle madri disoccupate, ai disoccupati di lunga durata di età compresa tra i 25 e 29 anni, nonché a individui che vivono in piccole città, periferie o aree rurali.
Il Polo Universitario Grossetano pensa al futuro, e crede che possano esserci proprio i Neet tra i primi ad acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro “Green”: uno dei più grandi panorami lavorativi che si aprono non solo per il nostro Paese.
Intercept
Il progetto Intercept è finanziato dal fondo internazionale “EEA and Norway Grants” per l’Occupazione dei Giovani, e coordinato dall’Agenzia per il Lavoro Maltese Jobsplus, con la partecipazione di organizzazioni pubbliche e private di Italia, Lituania, Slovacchia, Lussemburgo e Polonia.
Il progetto sperimenterà nuove soluzioni e approcci per facilitare l’accesso al lavoro della popolazione target, ovvero i Neet. Questo nuovo schema, oltre a rivolgersi a una fascia di popolazione che attualmente non è impegnata con interventi specifici, fornirà anche nuovi e più specifici percorsi per migliorare abilità e competenze nelle aree in cui è previsto un aumento della domanda all’interno del mondo del mercato del lavoro.
I lavori in cui si concentreranno la formazione e il sostegno all’occupazione sono i lavori del mercato “Green”.
Con il supporto di Fondazione Polo Universitario Grossetano, Anci Toscana e Regione Toscana, il progetto fa ricerca, sensibilizzazione e orientamento. Apre inoltre opportunità di stage retribuiti sulle figure professionali green più richieste nel territorio.
Il progetto mira anche ad aiutare i datori di lavoro del settore, per aumentare il loro accesso alla forza lavoro locale, ricevendo così un nuovo canale di coinvolgimento con potenziali dipendenti.
Il ruolo della Fondazione Polo Universitario
La Fondazione Polo Universitario di Grosseto apporta al progetto la sua esperienza accumulata su progetti simili, nonché le conoscenze accademiche nelle aree della progettazione e formazione professionale. Gli esperti del Polo grossetano guideranno con competenza e verso i “green jobs” e saranno incaricati di coordinare le attività e contribuire agli obbiettivi.
La Fondazione Polo Universitario di Grosseto contribuirà anche all’analisi delle migliori pratiche che possano portare alla riuscita dell’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro. Anche la Regione Toscana avrà un ruolo determinante.
Contatti
Il Polo Universitario Grossetano ha la sede in Via Ginori 43 (Grosseto)
Può essere raggiungibile anche tramite email (pologr@unisi.it) e telefono: 0564441137.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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