GROSSETO. Ad avviare la ricorrenza fu l’associazione Libera, nel 1996. Nota in tutta Italia (e non solo) per le iniziative a contrasto della mafia, che inaugurò quella che nel 2017 è stata ufficialmente riconosciuta dallo Stato Italiano, come Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
La scelta del 21 marzo non è casuale, la Giornata della Memoria è fissata in concomitanza con l’arrivo della primavera, per parlare di rinascita e di vita, in opposizione agli orrori delle mafie.
Un paese come l’Italia sa bene quanto la mafia purtroppo sia un fenomeno non solo regionale. L’Italia, famosa all’estero anche per esserne stata la culla, la ha vista crescere ed ha assistito soprattutto negli anni 1980 e 1990 ad attacchi mafiosi tra i più efferati, che andarono a colpire importanti apparati dello Stato. Due su tutti, le stragi di Capaci e di via d’Amelio, che nel 1992 colpirono rispettivamente i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con le loro rispettive scorte.
Il fenomeno mafioso prende in altre regioni d’Italia il nome di ‘ndrangheta (Calabria) o camorra (Campania), ma lo stampo rimane lo stesso. Queste associazioni a delinquere oltre ad infiltrarsi nei tessuti sociali e produttivi, non hanno mai smesso di adoperare la violenza come metodo di ricatto e intimidazione. E negli anni mai ha avuto termine la lista delle vittime innocenti delle mafie, che conta anche imprenditori, padri e madri di famiglia, ragazzi e minorenni.
La manifestazione degli studenti
Davvero molti gli studenti che stamani, 21 marzo, si sono riuniti per dare il proprio contributo alla giornata, al Centro commerciale Gorarella. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Libera assieme a tutte le scuole di Gorarella.
Un dibattito, dal quale si è levato in coro il rifiuto ad ogni forma di mafia, ha dato il via a una piccola parata, che ha portato per la piazza i nomi, le facce e le vicende delle persone vittime delle mafie.
Questo per alimentare la conoscenza della portata che le mafie hanno sulla nostra società e quante vittime, di ogni estrazione sociale, queste cupe ombre hanno fatto.
Negli studenti, che hanno colorato la piazza messa in moto da file e cartelli in parata, si è dimostrato forte l’interesse alla divulgazione, quanto la sensibilità al tema.
Autore
-
Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli