GROSSETO. La risposta tanto attesa dai residenti del centro storico e da quelli che negli ultimi fine settimana si sono trovati a fare i conti con la malamovida, è arrivata. Perché l’ordinanza, emanata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, chiude, dalle 21 alle 5 del mattino, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, gli esercizi di vicinato del settore alimentare misto e le medie strutture di vendita. Piccoli negozi dove vengono venduti quindi generi alimentari e alcolici e supermercati di medie dimensioni.
Via Roma e centro storico blindati
«Nell’ultimo tavolo del comitato provinciale in Prefettura – spiega il primo cittadino abbiamo determinato un importante potenziamento del presidio del territorio, non solo a scopo identificativo, ma volto anche a forme di educazione preventiva che possano influire, tanto quanto la repressione, su quegli atteggiamenti origine della cosiddetta “mala movida giovanile”».
A chiudere alle 21 saranno quindi i piccoli negozi di vicinato che si trovano dentro le Mura e nell’anello subito fuori dal monumento della città. Fino al 31 marzo quindi, in alcune aree del centro storico, tra cui la zona ricompresa all’interno dal complesso monumentale delle mura e nei relativi parcheggi, estesa a 200 metri dalla cinta muraria ed entro i 300 metri dagli ingressi della stessa. «Ordinanza in vigore anche nelle aree comprese tra via Mameli, via Trento, via Buozzi e via Trieste – dice il sindaco – via Roma e nelle seguenti vie ricadenti nell’anello esterno alle Mura medicee: viale Ximenes, viale Fossombroni, viale Porciatti e viale Manetti».
Negozi che non si trovano, eccezione fatta per il supermercato Carrefour in via Montebello e il negozio di alimentari in via Mazzini, in pieno centro storico, ma che insistono nella zona di via Roma, spesso al centro i tante proteste da parte dei cittadini che abitano nella zona. Non è impossibile, peraltro, vedere, soprattutto nel fine settimana, ragazzini che già nel pomeriggio vanno nei supermercati della città ad acquistare bottiglie di superalcolici.
«La speranza è che tale misura, inquadrata come detto in un sistema di interventi interforze – dice – possa contribuire a riportare, già dai prossimi giorni, alla nostra città quella serenità, e tranquillità che le appartengono da sempre e delle quali noi tutti abbiamo necessità in un momento come questo, in cui come istituzioni e come cittadini avremmo tutt’altro da fare piuttosto che doversi, invece, doverosamente preoccupare di simili, inconcepibili, comportamenti».
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