GROSSETO. È stato incessante il via vai di persone alla camera ardente che si è aperta domenica 23 marzo alla casa funeraria Rocchi, dov’è arrivata, accolta da un lungo applauso, la bara bianca con la salma di Aurora Bellini, la studentessa 19 morta durante la gita scolastica.
Il feretro, sul quale è stato appoggiato il copribara scelto dai genitori, Paolo e Katia e dalla sorella gemella Martina, e composto da rose bianche e rosse e da un ciuffo di tulle viola, suo colore preferito, è stato sistemato in una delle stanze della casa funeraria. Dov’è stata lasciata, a disposizione dei familiari e degli amici anche quella accanto, per premettere alle tante persone che da domenica sono arrivate in via dell’Olocausto, di stare accanto alla diciannovenne.
Palloncini a forma di cuore per l’addio ad Aurora
Abbracci, lacrime e un silenzio irreale nonostante la folla che da domenica mattina si è ritrovata alla Casa funeraria. Non c’erano parole da dire a Katia, a Martina e a Paolo. C’era soltanto il dolore, l’impotenza, il vuoto, di fronte a quella bara bianca.
Lunedì 24 marzo, alle 15 alla chiesa di Batignano saranno celebrati i funerali della studentessa. Per lei canterà il coro del paese.
La bara sarà portata a spalla dall’ingresso a nord del borgo attraverso la via principale di Batignano, via di Mezzo. La strada dove abitava Aurora, insieme ai suoi familiari. Arriverà in chiesa, dove ad attenderla ci sarà tutto il paese, insieme ai compagni di scuola, agli amici.
Ai ragazzi, verrà dato un fiore bianco, mentre verranno lanciati in aria palloncini bianchi a forma di cuore.
La chiesa di Batignano difficilmente potrà accogliere tutte le persone che vorranno partecipare al funerale. Per questo, durante la mattinata, sono state montate delle casse anche nelle piazzette adiacenti, per permettere a tutti di seguire la celebrazione.
Proprio per questo, in assenza di un’ordinanza, i batignanesi chiedono che via di Mezzo venga lasciata libera e che le auto e gli altri mezzi siano quindi parcheggiati altrove.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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