GROSSETO. Aveva 49 anni, un cuore buono, un umorismo particolare e una passione per la musica che lo ha portato a suonare nelle capitali europee più importarti. Una passione che ha fatto ballare tutta la provincia e non solo. Questo era Luca Corsi, dj grossetano.
Luca si è spento nella notte del 19 marzo, lasciando un vuoto indescrivibile in tutti coloro che lo avevano conosciuto e amato. Nelle sue sorelle, in suo padre, nella sua compagna e nei tanti amici che oggi lo piangono. Un vuoto totalizzante, che lascia inermi difronte a tutto questo dolore.

Luca era ricoverato all’ospedale Misericordia di Grosseto dove soltanto poche settimane fa gli era stata diagnosticata una terribile malattia. Se n’è andato durante la notte, lasciando senza respiro tutti quelli che lo conoscevano.
Un dj visionario che amava la musica
Non possiamo parlare di Luca senza fare un accenno alla sua musica. Perché Luca era un dj visionario, sapeva come far emozionare le persone e come farle ballare. Amava la musica senza bordi. Nei suoi dj set non c’era un confine fra realtà e musica: così riusciva a trasportare l’ascoltatore in una dimensione stravolgente, composta da suono, sensazioni e note. E questa sua abilità l’ha portato ad essere uno dei migliori dj maremmani, conosciuto anche fuori dai confini italiani.
Ma Luca non era solo un ottimo dj, era un anche un uomo dal cuore buono, sempre pronto a tendere una mano a un amico in difficoltà. E con forza, aveva affrontato le difficoltà che la vita pone nel cammino di ognuno a modo suo. A testa alta, senza fermarsi. Aveva anche una risata contagiosa ed era sempre pronto a sdrammatizzare, ridere, scherzare con i suoi amici, ma anche a mostrare loro empatia insieme alle sue fragilità. E proprio questo lo rendeva una persona speciale.
Il pioniere della musica dal cuore grande
Luca era talmente speciale che negli ultimi tempi, dopo la morte della madre, si era preso cura del padre, portandolo con lui in ogni posto andasse per non lasciarlo da solo, come hanno fatto anche le due sorelle. Un babbo che proprio nel giorno della festa del papà ha perso un figlio.
Amava il mondo della notte e quella sensazione che anima tutti i dj: la voglia di esprimersi e far comprendere agli altri cosa si abbia dentro. E forse proprio per questo non tutti capivano la sua musica.

La città oggi piange un pioniere nel mondo della musica. Uno che ha spianato la strada a molti giovani che avevano i suoi stessi obbiettivi. Un amico, un fratello, un compagno e un figlio. Un uomo, che non solo sapeva far emozionare e ballare, ma sapeva anche come trovarsi un posto nel mondo.
Sabato 29 marzo avrebbe diviso la consolle di nuovo con il dj Francesco Farfa, il padre del movimento dance progressive che tante volte aveva invitato a suonare a Grosseto.
La redazione di MaremmaOggi fa le sue più sentite condoglianze alla famiglia Corsi e alla compagna Ilaria.
Autore
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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