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Diciannovenne morta sul traghetto, aperta un’inchiesta

Un minuto di silenzio davanti alla scuola per Aurora, il ricordo del personale del centro commerciale. Sequestrati farmaci e il cellulare che erano nella cabina, la giovane sarebbe stata uccisa da un infarto
La foto affissa al centro commerciale Le Palme e una bella immagine di Aurora Bellini

GROSSETO. Si fermava a volte al bar di fronte alla scuola, al Centro commerciale Le Palme. Altre volte, con le compagne di scuola, faceva un giro nei corridoi, alla fine delle lezioni o prima che suonasse la campanella.

Era sempre carina, sempre sorridente con il personale del centro commerciale che martedì 18 marzo, saputa della tragedia successa sul traghetto che da Napoli era salpato verso Palermo, ha deciso di rendere omaggio alla diciannovenne. Affiggendo una foto della ragazza al muro del centro commerciale, circondata da rose. 

Il ricordo del personale delle Palme

Sempre educata, sempre gentile. È questo il ricordo del personale del Centro commerciale che spesso, la mattina prima del suono della campanella, vedeva arrivare Aurora con le sue compagne di scuola. «L’ho vista crescere – dice Andrea Branca, responsabile della sicurezza – La incontravo praticamente ogni mattina. La sua scomparsa ci ha lasciati tutti senza respiro, siamo sotto choc. Un grande abbraccio alla famiglia da tutto il centro commerciale che si stringe ai genitori e alla sorella. Di fronte a tragedie come questa, non ci sono parole». 

Sono stati i rappresentanti d’istituto del polo liceale Pietro Aldi a chiedere alla scuola che mercoledì 19 marzo non fosse suonata la campanella d’ingresso.

Alle 8, gli studenti osserveranno un minuto di silenzio prima di entrare in classe

Sequestrati farmaci e cellulare

Ma cos’è successo sulla nave salpata da Napoli e diretta a Palermo? Aurora era appena arrivata nella cabina che condivideva con altre compagne quando si è accasciata improvvisamente. 

Prima di quegli istanti, la diciannovenne stava bene. La nave che avrebbe accompagnato la scolaresca in Sicilia era a una quarantina di miglia dalla costa:  Aurora si è sentita male mentre il traghetto era al largo, tra Massa Lubrense e Capri.

Immediato l’allarme e i soccorsi, grazie all’intervento di una motovedetta della capitaneria di porto che ha raggiunto la nave. Le condizioni di Aurora, però, erano gravissime. È morta dopo che il personale sanitario ha provato a lungo a rianimarla.

La salma della diciannovenne è stata portata al porto di Castellammare di Stabia e poi all’obitorio dell’ospedale. La procura ha disposto il sequestro di tutto quello che c’era nella cabina dove avrebbe dormito Aurora. Il suo cellulare, alcuni farmaci comuni, di quelli che vengono messi in valigia per evitare di guastarsi la vacanza. 

Intanto in queste ore i militari della capitaneria di porto stanno ascoltando i compagni e gli insegnanti, tutti sotto choc, arrivati a Palermo e che presto dovrebbero rientrare a casa.

Un minuto di silenzio a scuola

«Siamo ancora scioccati per quanto è accaduto alla nostra Aurora e per una famiglia colpita nel suo profondo». Così il dirigente scolastico del Polo Tecnologico Manetti Porciatti, Angelo Costarella, nel preannunciare per la giornata di domani, 19 marzo 2025, un minuto di silenzio in ricordo di Aurora. «Alle ore 12 in punto tutta la comunità scolastica si fermerà per un minuto nel quale testimoniare la vicinanza ad Aurora e alla sua famiglia. Quella che stiamo vivendo – conclude – è una vera e propria tragedia che sta mettendo tutti noi a dura prova, a partire dalla famiglia alla quale il destino ha sottratto una figlia, ai compagni che hanno vissuto in prima persona il dramma, ai colleghi che stanno gestendo lontano da Grosseto una situazione così difficile e complessa, mostrando sensibilità, professionalità e senso del dovere».

Tanti i messaggi di cordoglio

È una tragedia collettiva la morte di Aurora Bellini, la studentessa diciannovenne del quarto anno dell’Iti Manetti-Porciatti, uccisa da un malore mentre era in gita. In tanti hanno voluto esprimere il proprio cordoglio per la morte della studentessa. 

Tra questi anche la Uisp di Grosseto, che si unisce al dolore della famiglia, degli amici e di tutta la città di Grosseto. Aurora è infatti stata pattinatrice prima del Gs Grosseto, poi della polisportiva Barbanella Uno

«Siamo addolorati e sconvolti per questa tragedia – dice Gianni Lenzini, coordinatore pattinaggio Uisp Grosseto che è stato anche suo presidente nel Gs Grosseto – quella di Aurora è una famiglia di sportivi e anche la sorella Martina è stata una nostra pattinatrice. A lei e ai genitori va il nostro pensiero in questo momento così terribile: ci uniamo al loro dolore».

«Eventi come questi lasciano sgomenti – aggiunge Massimo Ghizzani, presidente Uisp Grosseto – esprimiamo vicinanza alla sorella Martina, alla madre Erika, al padre Paolo e a tutti i familiari per questa tragedia infinita che li ha colpiti». 

Cordoglio che è stato espresso anche dal parlamentare Fabrizio Rossi di FdI. «È una grandissima e dolorosa tragedia quella che ha colpito la famiglia Bellini e tutta la comunità batignanese, per la prematura scomparsa di Aurora, mentre si trovava in gita scolastica. Conosco bene la famiglia Bellini – dice Rossi – Dall’amico Paolo, alla mamma Erika, alla sorella gemella Martina. Una perdita sconvolgente. Aurora, era una ragazza solare e molto amata in tutta la frazione di Batignano. Mi stringo e abbraccio fortemente tutta la famiglia dell’amico Paolo Bellini e tutta la comunità di batignanese». 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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