GROSSETO. Gli occhi grandi e profondi, il sorriso incantevole, i capelli lunghi, i piercing. Giovane, bella, spensierata come i ragazzi della sua età. Cresciuta insieme alla sua gemella. Inseparabili fin dalla nascita.
Si chiamava Aurora Bellini la studentessa del quarto anno dell’indirizzo informatico dell’istituto tecnico industriale Manetti-Porciatti di Grosseto, morta durante la notte tra lunedì 17 e martedì 18 marzo.
Era originaria di Batignano, dove la notizia della sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno intorno alle 12 di martedì 18 marzo. I commercianti del borgo hanno chiuso le botteghe, travolti da un dolore insopportabile. Tanti di loro sono genitori di ragazzi dell’età di Aurora. Molti frequentano la stessa scuola. E quando i ragazzi hanno saputo quello che era successo durante la gita scolastica, si sono rifugiati nelle braccia più accoglienti che potessero trovare: quelle di mamma e babbo.
Il pattinaggio, gli amici, la musica: il mondo di Aurora
Cresciuta a Batignano insieme alla sorella gemella Martina, alla mamma Erika e al babbo Paolo, che è dirigente della squadra di calcio locale e membro della pro loco, Aurora da ragazzina aveva condiviso con la sorella la passione per il pattinaggio.
Lunedì 17 marzo era partita con i suoi compagni di classe per andare in gita. Ma la notte, quando è entrata nella cabina che divideva con altre studentesse, si è accasciata improvvisamente.
Aurora era cresciuta insieme agli amici del borgo alle porte di Grosseto. Poi si era iscritta alle scuole superiori e aveva trovato altri amici, altri gruppi, altri interessi. Come quello di disegnare e dipingere: Aurora era stata una degli street artists che aveva realizzato il nuovo murale a scuola.
Era felice di passare qualche giorno con i suoi compagni di classe in gita, era contenta di essere con loro. Nessuno dei suoi familiari, quando l’hanno salutata lunedì mattina, poteva nemmeno sfiorare con il pensiero che fosse l’ultima volta che l’avrebbe abbracciata, prima della tragedia che l’ha strappata alla vita, a soli 19 anni. Ora il borgo attende il suo rientro, per stringersi al dolore dei suoi genitori e della sua sorella e per abbracciarla un’ultima volta.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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