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Cantieri fermi, lite in Comune. La ditta diffida: «Offesi dal direttore dei lavori»

Piazza della Palma, la frase incriminata sarebbe: «Spero che il Vesuvio erutti e vi ricopra». Guai anche per il progetto di via Saffi. L’assessore Ginanneschi rassicura: «Ci sono problemi, ma i lavori li finiamo»
I due cantieri fermi in piazza della Palma e via Garibaldi e in via Saffi. Per il Pnrr devono essere chiusi entro giugno 2026
I due cantieri fermi in piazza della Palma e via Garibaldi e in via Saffi. Per il Pnrr devono essere chiusi entro giugno 2026

GROSSETO. Due cantieri fermi, vuoti come il deserto dei Tartari, mentre la sabbia nella clessidra del Pnrr scorre inesorabile. Un filo esile, ma continuo, che assomiglia un po’ a una tagliola, perché la scadenza del Pnrr è tassativa: entro il 30 giugno 2026 i cantieri devono essere chiusi e rendicontati. Pena la perdita del finanziamento.

E stavolta, dato che le norme arrivano dall’Europa e non dall’Italia, pare difficile che alla fine, in emergenza, si vada alla solita proroga che nel Belpaese è la regola.

Insomma, se non ci fosse di mezzo il Pnrr e la sua inesorabile clessidra, con i due cantieri del centro storico, quello in piazza della Palma e quello in via Saffi, la città potrebbe conviverci a lungo. Con disagi per residenti e commercianti. Dove ora c’è il cantiere c’erano due attività, l’Archetto e la Chiccaia, entrambe hanno chiuso.

Piazza della Palma, la diffida della ditta appaltatrice 

Ma i problemi ci sono lo stesso. E non di poco conto. 

Al punto che gli animi, qualche giorno fa, si sono scaldati parecchio. Così in una riunione negli uffici del Comune il direttore dei lavori di piazza della Palma, si è lasciato andare ad una battuta molto forte, che ha aperto un contenzioso con la ditta che sta facendo i lavori. Si tratta della Ires Srl Infrastrutture e Restauri che ha sede a Venafro (Isernia), ma i cui titolari sono napoletani. Lo conferma il fatto che, con sede ad Isernia (prefisso 0865), il numero di telefono è uno 081.

Lo scontro è nato per la richiesta di una variante in corso d’opera chiesta dalla ditta e accordata dal Comune, ma con una scadenza tassativa (30 giorni) dei lavori. Tempistica che il responsabile del cantiere, e titolare della Ires, ha ritenuto impossibile.

«Spero che il Vesuvio erutti di nuovo e la lava vi ricopra» avrebbe urlato, in un momento di rabbia, il direttore dei lavori.

In altri momenti la frase, pur pesante e spiacevole, poteva restare confinata a un momento di, chiamiamolo così, scambio vivace di opinioni. I ritardi nei lavori hanno reso tutti molto nervosi.

Stavolta la ditta ha messo tutto in mano all’avvocato e ha fatto inviare ai Lavori pubblici del Comune una diffida, chiedendo la rimozione e sostituzione del direttore dei lavori.

Ginanneschi: «I problemi ci sono, ma i lavori li finiamo»

I lavori dovevano finire a dicembre scorso (240 giorni dall’aprile 2024).

Difficile dire adesso quando il cantiere, che peraltro crea enormi problemi in centro storico, anche perché ha tolto numerosi parcheggi per i residenti, che peraltro stanno organizzando una protesta collettiva anche per le continue multe che vengono staccate dai blocchetti della polizia municipale, anche in posti dove non creano intralcio, possa essere portato a conclusione.

«Purtroppo con questa ditta i problemi ci sono stati – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi -. Hanno chiesto una variante e l’abbiamo accordata. Però anche loro non portano avanti i lavori in modo costante. Quando paghiamo un Sal (stato avanzamento lavori) il giorno dopo mandano 10 persone. Poi non si vede nessuno per giorni. Ora hanno mandato questa diffida, vediamo di mediare. A noi interessa che finiscano i lavori, anche a loro interessa portarli in fondo, per avere il saldo».

Così il “caso” del direttore dei lavori potrebbe rientrare.

«Al di là di una frase sfuggita in un momento di tensione, certo non possono pensare di scegliersi il direttore dei lavori – aggiunge Ginanneschi – e sono convinto che il contenzioso si possa risolvere. Se poi decidono di andarsene, i lavori li completiamo lo stesso. Magari facciamo anche prima».

Via Saffi, c’è la buca, non il progetto

Preoccupa molto anche il cantiere delle case per giovani coppie nell’ex ala dell’ospedale in via Saffi. Qui l’impresa appaltatrice è la Cns Consorzio Nazionale Servizi, di Bologna. E l’impresa esecutrice è la Eulero di Roma.

Al momento è stata completata la demolizione ed è stata fatta la buca per la fondazione. Ma, al momento, oltre non si può andare.

Va chiarito che si tratta di un appalto integrato. In sostanza, la stessa ditta che fa i lavori fa anche la progettazione. Il problema è che il progetto definitivo ancora non c’è. Da tempo girano dei rendering dell’intervento finale, ma sono solo disegni indicativi e non sono fedeli a come sarà l’opera una volta terminata.

E qui, pur a fronte di un finanziamento importante che dovrebbe coprire in modo agevole i costi, i tempi di realizzazione sono lunghi. Insomma, per essere chiari, si rischia di non farcela prima che la clessidra del Pnrr abbia finito la sabbia, a giugno 2026.

«Ci hanno promesso – spiega ancora Ginanneschi – che questo venerdì consegneranno il progetto definitivo. Con allegato un cronoprogramma che prevede la conclusione dei lavori in un anno esatto, quindi entro la fine di marzo del 2026. Sarà importante vigilare, per portare in fondo l’opera».

Un'altra immagine del cantiere in via Saffi
Un’altra immagine del cantiere in via Saffi

«Dispiace – riflette a chiusura Riccardo Ginanneschi, assessore abbastanza sotto pressione in questo periodo – perché abbiamo tanti cantieri aperti e altrove, penso alla scuola di via Monte Bianco o all’ex Garibaldi, i lavori vanno spediti e nei tempi concordati. Anche in via dei Barberi procediamo bene. L’ex Diversivo è quasi completato. Insomma, abbiamo molti fronti, ma la maggior parte funzionano. Dove abbiamo problemi li affrontiamo, la priorità è completare le opere».

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  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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