Ucciso a 67 anni da una malattia fulminante | MaremmaOggi Skip to content

Ucciso a 67 anni da una malattia fulminante

Marco Posa, idraulico conosciuto e amato in città, era stato ricoverato tre settimane fa all’ospedale. La passione per il calcio, l’amore per la sua famiglia e il ricordo della sorella Lucia
Marco Posa

GROSSETO. Fino a tre settimane fa, la vita di Marco Posa era quella di un giovane pensionato che finalmente poteva godersi la sua famiglia, che poteva pensare a programmare la festa per i suoi 40 anni di matrimonio, il prossimo maggio, che tra un mese avrebbe abbracciato il suo primo nipote. 

Era la vita di un uomo che aveva lavorato tanto e con grandissimo impegno, che aveva messo su una bellissima famiglia e un’azienda di impianti idraulici, dopo aver lavorato a lungo prima all’Eurovinil, poi in un’altra azienda. Era la vita di un sessantasettenne appassionato di calcio, che aveva finalmente il tempo di guardare le partite che voleva, di tifare la sua Juventus

Fino a una mattina di poco meno di un mese fa, quando ha cominciato a non stare bene. Tre settimane fa è stato ricoverato all’ospedale Misericordia, dov’è morto venerdì 21 febbraio, per una malattia fulminante

Il ricordo della sorella Lucia

Marco Posa, durante tutta la sua vita, non aveva fatto altro che lavorare e dedicarsi alla sua famiglia. «Aveva cominciato già con me – dice la sorella Lucia – Se io sono nata, devo ringraziare lui. Tutti i suoi amici, quando erano piccoli, avevano fratelli e sorelle. E lui, ogni giorno, diceva ai nostri genitori che non avrebbe voluto crescere da solo». 

Qualche anno dopo, finalmente, il suo desiderio era stato esaurito ed era nata Lucia, la sorella tanto voluto, con la quale ha sempre avuto un legame speciale. 

Marco Posa, fin da ragazzo, si era rimboccato le maniche e aveva lavorato per vent’anni all’Eurovinil, prima di passare a una ditta di idraulica dove ha imparato il mestiere. Poi aveva deciso di mettersi per conto proprio e aveva aperto un’azienda di impianti idraulici. 

La famiglia, il lavoro, la Juventus

Conosciutissimo in città, amato per la sua affabilità e per le sue capacità professionali, nel mese di maggio di quarant’anni fa aveva sposato Elvira, insostituibile compagna di vita, e dal loro amore sono nati Fabio e Francesco. 

Tifosissimo della Juventus e grande appassionato di calcio, seguiva ovunque il figlio Francesco, che ha militato in diverse squadre della provincia. Non c’era partita che non lo vedesse sugli spalti, a tifarlo. 

Elvira, Francesco, Fabio, la sorella Lucia, le nipoti. E la sua cagnolina Margot, che, nonostante la ritrosia iniziale di avere un animale in casa, alla fine gli aveva conquistato il cuore, diventando inseparabili. Com’era naturale che fosse, dal momento che Marco, in tutta la sua vita, non aveva fatto altro che dare e ricevere amore. 

I funerali di Marco Posa saranno celebrati mercoledì 26 alle 11 alla Chiesa di Santa Lucia

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Ultimi articoli

Consigliati

Zone