GROSSETO. I due ciclisti toscani, Gianluca Scafuro e Thomas Daddi, hanno completato la The Mule Trail 2025, la corsa gravel, una delle gare di bikepacking più dure al mondo, nel cuore del Costa Rica.
Una corsa di 630 km e ben 14mila metri di dislivello
La The Mule Trail 2025 è stata un’autentica avventura fra giungla, vulcani e ostacoli mozzafiato con i suoi 630 km, e 14 mila metri di dislivello con condizioni estreme.
Gianluca Scafuro ha scritto una pagina indimenticabile nella corsa, attraverso sentieri impervi, giungle impenetrabili e salite spacca-gambe: una sfida estrema, che ha visto il portacolori italiano chiudere con un tempo straordinario di 78 ore e 43 minuti, conquistando un prestigioso quarto posto assoluto in classifica, e risultando il primo europeo a concludere la massacrante prova in Costa Rica.
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Fin dalla partenza, Scafuro ha imposto un ritmo deciso, affrontando con determinazione le ripide salite iniziali, alcune con pendenze fino al 28%, e i tratti tecnici immersi nella giungla. Il caldo opprimente e l’umidità soffocante hanno reso la gara un vero banco di prova fisico e mentale. La preparazione meticolosa di Scafuro ha permesso però di mantenere una performance costante. Il percorso, disseminato di guadi, discese vertiginose e single track insidiosi, ha messo a dura prova anche i rider più esperti.
Lungo il tracciato la gestione delle soste si è rivelata cruciale. Durante una delle notti di gara, Scafuro ha dovuto affrontare problemi tecnici con le luci e i freni, mentre attraversava la fitta vegetazione della giungla, accompagnato solo dai suoni della fauna notturna. Con il buio a rendere ogni metro un’incognita, la concentrazione e la tenacia sono state fondamentali per superare gli ostacoli.
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L’accoglienza della popolazione locale è stata un prezioso sollievo, offrendo ristoro e momenti di condivisione prima dell’attacco alle ultime tappe. Tra queste, l’impegnativa ascesa verso il vulcano Rincón de la Vieja, un tratto caratterizzato da pendenze estreme e un terreno insidioso, capace di mettere in crisi anche gli atleti più preparati.
Ottima la prova di Thomas Daddi
Spettacolare la prova anche di Thomas Daddi, che ha portato a termine la gara con determinazione e carattere. Grazie a una strategia attenta e a una gestione impeccabile dello sforzo, Daddi ha superato le numerose insidie del percorso, dimostrando la sua stoffa da ultracycler. Le interminabili salite sotto il sole cocente e le insidiose attraversate dei fiumi non hanno mai scalfito la sua grinta, permettendogli di raggiungere con successo il traguardo.
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