Medaglia d'oro da Ciampi. Ma Campiglia non la vuole. La polemica | MaremmaOggi Skip to content

Medaglia d’oro da Ciampi. Ma Campiglia non la vuole. La polemica

La Svolta chiedeva di intitolare uno spazio pubblico a Norma Cossetto, vittima delle foibe a 23 anni. Il consiglio comunale ha bocciato la proposta
Ciampi premia con la medaglia d'oro Licia Cossetto, sorella di Norma (a fianco) vittima delle foibe a 23 anni. Sullo sfondo una veduta di Campiglia
Ciampi premia con la medaglia d’oro Licia Cossetto, sorella di Norma (a fianco) vittima delle foibe a 23 anni. Sullo sfondo una veduta di Campiglia

CAMPIGLIA. Scoppia la polemica sul voto contrario, del consiglio comunale di Campiglia, sulla proposta dell’opposizione, del gruppo de La Svolta, di intitolare una via, una piazza, o comunque uno spazio pubblico, a Norma Cossetto, una delle vittime delle foibe.

La Svolta definisce l’accaduto «Una pagina indegna del consiglio comunale di Campiglia Marittima».

«Un incredibile voto contrario del consiglio comunale di Campiglia alla proposte di indire uno spazio pubblico a Norma Cossetto, martire delle foibe insignita da Ciampi come medaglia d’oro al merito civile». 

Norma, vittima delle foibe

«Chi era Norma Cossetto? – scrivono dalla Svolta – Una studentessa di 23 anni imprigionata dai comunisti slavi, violentata barbaranente, ripetutamente e infine gettata nella foiba di villa Surani il 5 ottobre del 1943. Il 2 febbraio del 2006 le viene conferita la medaglia d’oro al merito civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e consegnata alla sorella Licia Cossetto (deceduta nel 2013, ndr)».

«Abbiamo chiesto di indire una via o uno spazio pubblico del Comune di Campiglia Marittima per ricordare questa donna, figura simbolo dei martiri delle foibe, riconosciuta e insignita con la massima onorificenza dello Stato italiano».    

Proposta bocciata dal consiglio comunale

«La proposta è stata incredibilmente bocciata e la capogruppo della maggioranza che sostiene la sindaca Ticciati, ha argomentato che il Comune di Campiglia non si deve prestare a strumentalizzazioni (quali?) e che bisognava contestualizzare le violenze subite da parte di questa donna e l’infoibamento, in quanto il padre era iscritto al partito nazionale fascista».

«Nel suo intervento è stata fatta una ricostruzione minuziosa del contesto in cui questi atroci fatti sono avvenuti per poi giungere ad un voto contrario alla proposta di dedicarle uno spazio pubblico».

400 Comuni hanno uno spazio pubblico dedicato alla Cossetto

«Ci risulta siano più di 400 i Comuni che oltre a commemorare indistintamente tutti i martiri delle foibe, hanno deciso di dedicare uno spazio pubblico a Norma Cossetto proprio per l’atrocità di quella vicenda che ha assunto anche un valore simbolico: Roma, Firenze, Bologna, Siena, Carrara, Massa, Arezzo, Grosseto, Ravenna, Milano, Torino, Genova, Perugia, Verona, Padova,Trieste, Sesto San Giovanni e per restare vicino a noi Cecina». 

Il testo della consegna della medaglia d’oro

«Riportiamo il testo della consegna della medaglia d’oro al merito civile da parte del Presidente Ciampi, partigiano poi iscritto al Partito d’Azione: Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio».

Le parole di Mattarella sulle foibe

«Riportiamo anche, perché merita leggerle, le parole pronunciate dal Presidente Mattarella il 9 febbraio del 2020: In quelle regioni di confine sono passati dalla dittatura nazifascista a quella comunista, quest’ultima realizzò una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in una vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole».

«È stato un giorno buio per il consiglio comunale di Campiglia – conclude il gruppo consiliare “La Svolta“ – e per le sue istituzioni democratiche. Non ci vengano a parlare del valore della memoria. Loro la memoria vogliono cancellarla o piegarla per ragioni di parte. Ma la memoria non è cosa loro». 

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