SCANSANO. Un ragazzo di 19 anni fuori di sé dalla rabbia e con un coltello in mano che minacciava i suoi genitori: questo è quello che si sono trovati di fronte i carabinieri di Scansano durante un intervento del 21 febbraio. Minacce che sono state rivolte anche ai militari: il giovane, dopo aver gettato l’arma a terra ha iniziato ad andare in modo aggressivo contro di loro.
Ha solo 19 anni, il ragazzo che ha minacciato i suoi genitori e i carabinieri con un coltello e ha già collezionato diversi reati gravi, fra cui quello di estorsione e di rapina.
Il giovane ha iniziato a litigare con il padre e la discussione si è talmente accesa che sono volati anche alcuni schiaffi. Motivo per cui il 19enne ha perso la testa, ha impugnato il coltello e minacciato i genitori, sotto l’effetto di hashish e alcol.
Loro, spaventati, hanno chiamato i carabinieri che sono arrivati subito. Nella mattinata del 22 febbraio si è tenuto il processo per direttissima in tribunale a Grosseto, dove il giovane ha detto di aver bisogno di un aiuto psicologico.
«Mi sto organizzando per andare in analisi»
Prima c’è stata la lite tra padre e figlio, poi, quando sono arrivati i carabinieri, il 19enne ha lanciato per terra il coltello. Ma ha continuato a tenere la mano sinistra dietro la schiena mentre si avvicinava ai militari, continuando a minacciarli.
A quel punto il padre del ragazzo, da dietro, gli ha tolto la forchetta che stringeva nella mano sinistra. A quel punto i militari sono riusciti ad ammanettarlo e a perquisirlo, mentre il giovane si dimenava per non farsi arrestare e mentre urlava ai carabinieri: «Ammazzo anche voi». E ancora: «Quando esco vi ammazzerò». Su di lui non hanno trovato nessun’altra arma, ma solo una canna già preparata.
Il personale di soccorso medico intervenuto lo ha trasportato all’ospedale, perché aveva dichiarato di aver assunto delle gocce per l’ansia, ben 32. Ma dalle analisi non risultano tracce di psicofarmaci.
«Ho già detto ai miei genitori che ho intenzione di intraprendere un percorso psicologico per chiedere aiuto e mi sto organizzando per andarci», ha detto in aula ai presenti.
Convalidato l’arresto e portato in carcere
Il giovane, difeso dall’avvocato Diego Innocenti, ha quasi concluso il processo penale a suo carico per furto aggravato: lo scorso 28 gennaio aveva distrutto i finestrini di alcune auto per rubare gli oggetti di valore nell’abitacolo.
Qualche giorno dall’ultima udienza è tornato nelle aule del tribunale di Grosseto. Difronte al giudice Sergio Compagnucci e alla vice procuratrice onoraria Elena Bartalini, ha spiegato la situazione delicata che sta vivendo e ha detto di voler cambiare.
Il giudice Compagnucci ha convalidato l’arresto e ha ordinato che il 19enne attenderà il processo per resistenza a pubblico ufficiale in carcere.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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