ROCCASTRADA. Un ricettario in rima baciata dal titolo “Ricordo…i cibi della mia cucina che sapevano di terra e di gallina”: questa l’opera uscita dall’eccezionale penna di Carla Fiorentini.
Nata e cresciuta in un piccolo borgo dell’Alta Maremma, Torniella, in un’epoca dove la vita era fatta di cose semplici, dove la terra dava i suoi frutti e di quelli «si campava»; un’epoca dove la povertà fuori riusciva a donare un’infinita ricchezza dentro.
Carla è testimone di un mondo lontano che decide di donare col sogno che quei tempi non vengano mai dimenticati.
Doveva essere un’eredità per la figlia Giulia
Carla, maestra elementare adesso in pensione, è una scrittrice e poetessa per passione e da sempre confeziona e tramanda i suoi ricordi con racconti, orali e scritti, commedie che nel suo piccolo borgo hanno dato vita a spettacoli teatrali caserecci che hanno animato feste e sagre, ed eccezionali poesie che i più fortunati, come i familiari e i suoi alunni a scuola, hanno avuto il privilegio di leggere.
Il suo libro di ricette in rima nasce proprio così: «Avevo scritto cinque quaderni di vecchie ricette per lasciare a mia figlia Giulia questa eredità d’amore» – spiega Carla – «fin quando un giorno lei, a sorpresa, me lo fa trovare pubblicato».
«Ho pensato che quei racconti, così belli, così veri, così preziosi non dovessero essere sono un regalo per me, ma che dovessero essere un regalo per tutti quelli che ne vorranno fare tesoro», racconta la figlia Giulia.
Nei racconti la genuinità di un’epoca che non c’è più
Nel ricettario di Carla, il cibo è protagonista di tutti i racconti, da “la zuppa di poco”, a «la minestra di passi lunghi”, “la salvia a sorpresa”, e “l’ova rimpiattate”: tutte preziose narrazioni di un tempo passato, dove la solidarietà, la generosità, le tradizioni, gli insegnamenti dei nonni e il rispetto dell’ambiente, erano valori ai quali oggi, distratti dalla frenesia della modernità, si guarda con malinconica nostalgia.
Nelle pagine di questo meraviglioso libro, tra le ricette preparate con i prodotti della terra e scanditi dalla stagionalità, si riscopre una vita semplice fatta di cucina, di boschi, di animali, di nonni, genitori e figli che sono uniti da quei legami forti di cuore e di anima.
Quando Carla parla del suo libro racconta un aneddoto simpatico di quando ancora faceva la maestra e attraverso racconti orali, commedie o poesie parlava della sua vita. «I miei alunni dopo aver ascoltato i miei racconti mi chiedevano: maestra raccontaci di quando eri povera» e io gli rispondevo «no, vi racconterò di quanto ero ricca e quali tesori possedevo.»
Perché oggi ci affrettiamo a raggiungere grandi traguardi, a possedere chissà quali cose, ad affannarci per rincorrere tutti quei beni materiali ai quali si conferisce un’importanza assoluta, ma in realtà la ricchezza è tutta dentro al cuore.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Dammi carta e penna e mi farai felice. Amo leggere e parlo tanto. Camminare nei miei boschi mi rimette a posto l’anima. Mamma di Pietro e Sergio: sono loro il mio primo lavoro.
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