Rilancio del commercio a Suvereto, incontro con gli operatori | MaremmaOggi Skip to content

Rilancio del commercio a Suvereto, incontro con gli operatori

Rilancio del commercio nel borgo di Suvereto. Incontro sabato 22. La sindaca: «Raccoglieremo idee, proposte e bisogni di tutti gli attori»
La porta di Suvereto e la sindaca Jessika Pasquini
La porta di Suvereto e la sindaca Jessika Pasquini

SUVERETO. Il Comune di Suvereto al lavoro per il rilancio del commercio nel borgo.

I negozi di vicinato, oltre a svolgere una funzione economica fondamentale per i piccoli borghi, hanno un valore insostituibile per la tenuta del tessuto sociale dei residenti, e la loro presenza è indice della vivibilità di una città.

Per questo l’amministrazione comunale di Suvereto, consapevole delle difficoltà che gravano sul settore commerciale, ha deciso di attivare un percorso partecipativo per rilanciarlo.

L’obiettivo è la co-progettazione di azioni e strategie condivise utili a migliorare l’attrattività del tessuto commerciale e del borgo anche nella stagione meno turistica, a stimolare una vivacità propositiva delle attività, a sensibilizzare i cittadini sull’importanza del commercio di vicinato e a rinforzare un generale spirito di comunità.

Incontro sul commercio sabato 22 febbraio

Sabato 22 febbraio alle ore 14,45 in sala musica in via Magenta 13 si terrà l’assemblea pubblica di avvio del progetto, che ha ottenuto il finanziamento dell’autorità regionale per la partecipazione e sarà coordinato da Narrazioni urbane, società esperta in percorsi di partecipazione.

«Con questo progetto – commenta la sindaca Jessica Pasquini – vogliamo coinvolgere commercianti, cittadini e associazioni puntando l’accento proprio sull’interazione tra diverse sfere per trovare un equilibrio tra i rispettivi legittimi interessi».

«Raccoglieremo idee, proposte e bisogni di tutti gli attori, per sostenere le attività locali e far crescere il borgo insieme».

«Il commercio di vicinato è il cuore pulsante del paese, con il contributo di tutti e tutte possiamo valorizzarlo e creare nuove opportunità, per creare un effetto positivo in termini commerciali, ma anche accrescere il benessere sociale della comunità, aumentando la vivibilità e alimentando un’inversione di rotta nello spopolamento del paese tutto e soprattutto del centro storico».

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