CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Quello tra il MEI, il Meeting delle etichette indipendenti e Lucio Corsi è un amore che viene da lontano. Dal 2015, quando il cantautore di Vetulonia ha pubblicato i suoi primi due EP e da quando, nel 2017, è uscito il suo primo disco “Bestiario Musicale”. In entrambi i casi infatti, il MEI lo aveva premiato come artista emergente dell’anno.
Lo stesso è successo poi nel 2020, quando Corsi ha pubblicato il suo secondo album “Cosa faremo da grandi?”. Ed ancora nel 2023, quando è uscito il suo terzo album “La Gente Che Sogna”, anche questo per la Sugar Music. Entrambi gli valgono la nomination come miglior artista indipendente dell’anno.
L’originalità del percorso di Lucio
È l’originalità del suo percorso, la freschezza dei suoi testi, la scrittura che quest’anno ha conquistato anche l’Accademia della Crusca ad aver incantato il Mei. «Lucio Corsi è tra i più originali, autonomi e indipendenti del panorama nazionale degli ultimi anni. Altissima qualità, innovazione e ricerca sonora – dice Giordano Sangiorgi, patron del MEI – Quello che premiamo è il coraggio della proposta musicale che conferma la sua personale individualità anche in occasione di questo Sanremo 2025».
La musica di Corsi, che arriva sul prestigioso parco dell’Ariston con la canzone “Volevo essere un duro”, rappresenta la speranza per tutta quella scena musicale che lavora alla ricerca musicale con passione e autonomia uscendo dall’omologazione degli algoritmi delle piattaforme musicali digitali.
Al festival di Sanremo, il MEI premierà Corsi come miglior musicista indipendente al Festival di Sanremo.
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