di Jessika Biondi
PIOMBINO. Molte sono le criticità che la Val di Cornia, in particolare Piombino, incontra andando verso un progetto di sviluppo sostenibile e che il comitato della salute pubblica ha esposto durante l’assemblea tenutasi questo pomeriggio presso il Centro Giovani.
![Molti i cittadini presenti](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2025/02/sala-gremita-di-persone-1024x683.jpg)
![Francesco Ferrari tra il pubblico](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2025/02/IMG_4357-1024x683.jpg)
A moderare il dibattito, la portavoce Ivana Guarguaglini, che pone l’attenzione sulle risorse storiche, culturali ed ambientali che caratterizzano il territorio.
Un’area, questa, sottoposta a forti rischi a causa delle altre realtà che vi permeano quali, il rigassificatore, la discarica in località di Ischia di Crociano, il progetto di ampliamento fotovoltaico e l’idea di una nuova industria siderurgica.
Una valutazione ambientale strategica
«Governiamo territori sommando progetti» sottolinea il professore di storia dell’Università del Molise, Rossano Pazzagli, insieme a Fabrizio Bianchi, responsabile dell’Unità di ricerca epidemiologica ambientale del CNR di Pisa «senza pensare ad una valutazione ambientale strategica che tenga conto dei rischi multifattoriali nel nome della tutela dell’ambiente non solo nostro ma anche delle generazioni future».
![Fabrizio Bianchi](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2025/02/Fabrizio-Bianchi-1024x683.jpg)
Ed è su questo punto che interviene anche il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, che sottolinea l’importanza della presenza delle istituzioni locali in questo tipo di incontri, un modo per approfondire e conoscere gli studi del comitato della salute pubblica anche sotto un profilo tecnico.
Ripensare la collocazione del fotovoltaico
![Intervento di Francesco Ferrari](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2025/02/Francesco-Ferrari-683x1024.jpg)
« I Piombinesi hanno aperto gli occhi sul tema delle questioni ambientali e di questo ne gioiamo» sostiene Ferrari «ma è innegabile che i problemi che ci troviamo ad affrontare sono enormi. Un esempio ne è il tema della discarica, un altro ancora il fotovoltaico. L’ambientalismo ideologico di cui siamo anche un po’ schiavi ha fatto aprire le porte alle fonti rinnovabili, come se fossero l’unica soluzione alle richieste energetiche, ed oggi ci troviamo a chiedere alla regione Toscana di poterne ripensare la collocazione, magari nei 900 ettari inutilizzati del Sin e non nei pressi di Baratti».
Uscire dalla crisi è possibile
«La sfida, oggi, è il passaggio da una città che una volta era industriale, ma non lo è più, ad una città post industriale che non lo è ancora» continua Pazzagli «uscire dalla crisi attuale è possibile e lo si può fare cercando di capire quale è il patrimonio territoriale di quest’area, difendendolo dai pericoli futuri e passati. In più vi si aggiunge il problema della visione distorta della transizione ecologica a modello invariato, cioè quello stesso modello che ha generato la crisi, quello della crescita economica, del profitto, della logica degli affari. È necessario valorizzare quelle che sono le risorse, l’agricoltura, il paesaggio, la produzione di cibo, anziché inserire il fotovoltaico nel nostro territorio. Una pericolosa aggressione del paesaggio, che è un patrimonio collettivo utile alla qualità della vita, al turismo e all’occupazione».
Il messaggio di Aldo Balzano, presidente del comitato della salute pubblica, è un incoraggiamento a non arrendersi con la speranza che Piombino non perda mai la forza di lottare.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli