GROSSETO. 40 ragazzi autistici sono relegati in tre stanze a Villa Pizzetti, accanto a un cantiere, con rumori assordanti e polvere. A denunciare il problema le famiglie dei ragazzi che, da mesi, lottano con questo problema. Iniziato quando il centro per l’autismo era a Gorarella.
Famiglie che si battono perché questi ragazzi vengano trattati in modo corretto, come prevede la legge e com’è loro diritto.
«I problemi c’erano già a Gorarella – spiega Claudia, madre di uno dei ragazzi e portavoce di tutte le famiglie -, perché il centro per l’autismo era in locali fatiscenti, nascosti, non idonei. Peraltro in una zona pericolosa, specialmente la sera. Così abbiamo fatto presente il problema alla direttrice della Salute mentale della Asl. Le abbiamo anche fatto scrivere da un legale. Questa cosa succedeva nell’estate scorsa».
Il trasferimento a villa Pizzetti, fra polvere e rumore
Per qualche mese i genitori non hanno avuto notizie finché, a dicembre, hanno avuto comunicazione dall’Asl del trasferimento nella ex Rsa.
«Purtroppo la situazione invece di migliorare è peggiorata. Nelle tre stanzette dove ci hanno messo gli spazi sono angusti. Ma, soprattutto, siamo nel mezzo di un cantiere aperto. Per tutto il giorno si sentono i martelli pneumatici e ovunque c’è polvere».
«Una situazione che sarebbe invivibile per tutti, figuriamoci per ragazzi che, in molti casi, hanno un’ipersensibilità uditiva, che è uno dei sintomi dell’autismo. Vivono spesso con le cuffie, proprio per non provare un forte disagio per i rumori, che può essere anche fastidio, in qualche caso dolore. Potete immaginare come possono stare con un martello pneumatico sempre in testa».
I genitori chiedono che sia creato un centro dignitoso: «Sappiamo che l’Asl ha avuto fondi per l’autismo, che ha percorsi diversi dalle altre persone trattate dal Centro di salute mentale. Non chiediamo la luna, solo assistenza dignitosa per i nostri figli».
L’Asl: «Lavori finiranno a breve, possibile trasferimento temporaneo»
Sentita da MaremmaOggi l’Asl, riconoscendo che i lavori in corso sono particolarmente impattanti, ma che finiranno a breve, si dice disponibile a un trasferimento temporaneo dei 40 pazienti.
«Con riferimento alla lettera con cui le famiglie degli utenti dei servizi Ufsmia (Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza, ndr) lamentano disagi nella sede di Villa Pizzetti, Asl Toscana sud est spiega che le attuali lavorazioni del cantiere per la realizzazione dell’ospedale di comunità di Grosseto stanno attraversando una fase particolarmente impattante. Si tratta, tuttavia, di una fase lavorativa che andrà ad esaurirsi nelle prossime settimane».
«Trattandosi di un cantiere Pnrr, l’Azienda sanitaria è obbligata a rispettare un cronoprogramma di lavori particolarmente serrato, per il quale sono stati adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurne l’impatto».
«Fiduciosi che la situazione andrà presto a conclusione, Asl Tse si scusa per i disagi ed è pronta ad attivarsi per un eventuale trasferimento temporaneo di alcune attività se tali lavori dovessero protrarsi oltre il tempo suindicato. Già nei prossimi giorni verranno convocati i professionisti che in tale sede prestano servizio al fine di condividere le eventuali soluzioni».
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