GROSSETO. Lunedì 17 febbraio nella sala formazione della Cia in via Monterosa 130 a Grosseto, dalle 9.30 alle 16, è in programma l’evento “L’agricoltura biologica come business vincente”, un’importante occasione di confronto sulle opportunità e le sfide dell’agricoltura biologica nel territorio maremmano.
Il bio-distretto colline della Pia, in collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori, Cia, di Grosseto, ha organizzato l’evento. L’incontro, reso possibile grazie al contributo di Far Maremma, viene dopo il successo del Bio convegno dello scorso dicembre. Questa volta il focus è sul mondo imprenditoriale e sul potenziale di business legato al settore bio.
L’evento vedrà la partecipazione, in veste di relatore, del professore Americo Bazzoffia, docente universitario di marketing e consulente di comunicazione del Collegio nazionale periti agrari e periti agrari laureati, che approfondirà i temi cruciali legati allo sviluppo del settore biologico.
I punti salienti del convegno
- Macrotrends: tendenze e cambiamenti nei gusti dei consumatori dei prodotti agricoli;
- cosa cambierà con l’intelligenza artificiale nel mondo agricolo;
- si fa presto a dire biologico;
- come comunicare il biologico;
- come l’azienda agricola consumatore-centrica può vincere le sfide del nostro tempo;
- come cambierà l’uso del marketing nelle aziende agricole;
- ecoturismo, brand territoriali e valorizzazione dei prodotti e dei territori;
La Maremma, secondo il presidente del bio-distretto Adriano Baiguini, ha una vocazione naturale per il biologico, ma la scelta deve essere anche economicamente possibile.
«Occorre creare un ecosistema favorevole attraverso politiche di supporto, innovazione tecnologica e strategie di marketing efficaci. L’evento è un passo importante in questa direzione, infatti si tratta di una full immersion pensata per offrire agli agricoltori che operano nel biologico gli strumenti necessari per affrontare il mercato con maggiore competitività – dice Baiguini – L’agricoltura biologica può e deve essere un business vincente, capace di coniugare qualità, sostenibilità e redditività».
La Cia: «Il biologico è il futuro»
Secondo il presidente di Cia Grosseto Claudio Capecchi il biologico è l‘evoluzione del modello agricolo locale, fondato sul rispetto dell’ambiente. Per questo concorda quando lo si descrive come un modello di business vincente.
«L’agricoltura biologica è una sfida complessa: costi elevati, vincoli normativi stringenti e cambiamenti climatici impongono alle aziende un impegno straordinario – dice Capecchi -Il mercato riconosce il valore del bio, ma è fondamentale che ciò si traduca in un’equa remunerazione per gli agricoltori, veri custodi dell’ambiente e della sicurezza alimentare. È necessario che si venga a generare un approccio integrato tra strategie di mercato, politiche di sostegno e valorizzazione concreta. Il biologico è un asset competitivo: ora serve garantire redditività e tutela per chi produce».
Dello stesso parere è il direttore di Cia Grosseto Enrico Rabazzi. «Negli ultimi anni il differenziale tra biologico e convenzionale si è ridotto, rendendo più difficile la competitività delle imprese – dice Rabazzi – La sfida per il futuro passa attraverso innovazione, marketing e valorizzazione del territorio. Strumenti come l’intelligenza artificiale, il turismo esperienziale e la promozione dei distretti bio devono convergere in una strategia nazionale per rendere visibili i marchi, rafforzare la percezione di qualità e garantire redditività alle aziende, anche senza il sostegno degli aiuti comunitari».
L’evento è completamente gratuito ed è aperto a tutti gli operatori del settore agricolo. Per partecipare basta compilare la scheda di iscrizione disponibile a QUESTO LINK. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 335 242292.
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