PIOMBINO. Sono 34 i pannelli incentrati sulla vita degli esuli nel più grande campo profughi dell’epoca, quello di Padriciano, vicino Trieste e alla zona delle foibe.
Così, il Comune di Piombino commemora il 10 febbraio, il Giorno del Ricordo. Una commemorazione, questa, istituita per conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Raggi e Nigro: «Dare dignità alle vittime»
«L’intento è quello di tenere viva la memoria della storia del nostro Paese» dichiarano Serena Raggi, presidente del Consiglio comunale, e Sabrina Nigro, assessore alla cultura « è il modo più efficace per impedire che si ripeta e per conoscere le radici della comunità nazionale. L’istituzione del Giorno del Ricordo si propone di restituire la dignità a tutti coloro che hanno perso la vita, la famiglia, la propria terra, in quegli anni difficili e sanguinosi».
La mostra in sala Giovannardi
Per l’occasione, la presidenza del consiglio comunale e l’assessorato alla cultura, hanno organizzato una mostra tematica in sala Giovannardi. L’inaugurazione è prevista per venerdì 7 febbraio, alle ore 15.
I 34 pannelli riguardano le condizioni di vita degli italiani, costretti all’esodo a causa dell’occupazione da parte delle truppe di Tito, e saranno esposti tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 16:30 alle 19:30, fino a lunedì 10 febbraio.
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