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Investito sulle strisce: polemiche sulla sicurezza

L’anziano è ricoverato in prognosi riservata alle Scotte. I residenti avevano già presentato un esposto quattro anni fa: «Le auto viaggiano troppo veloci»
Le strisce in via Aldo Moro

di Ginevra Fatarella

SANTA FIORA. Sono gravi le condizioni del novantenne che martedì 4 febbraio è stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali. L’autista del veicolo coinvolto è risultato negativo all’alcol test. Il terribile incidente ha però riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale da parte dei cittadini.

I residenti chiedono più sicurezza

I residenti della zona chiedono da tempo maggiori misure di sicurezza. Dopo l’incidente, alcuni cittadini hanno riportato alla luce un esposto presentato nel 2021, in cui segnalavano la pericolosità di quel tratto di strada e sollecitavano interventi concreti. 

«Via Aldo Moro è la strada principale di accesso al paese venendo da Arcidosso – scrissero nell’esposto del 2021 – Ci sono troppi veicoli che non rispettano i limiti di velocità come dovuto nei centri abitati». 

L’esposto presentato dai cittadini

 

Le misure adottate

Nonostante il tratto di strada sia di competenza della Provincia, il Comune di Santa Fiora, in passato, ha richiesto più volte alla Prefettura e alla Provincia stessa, di adottare misure più restrittive, ma molte proposte sono state respinte per vincoli normativi.

In quel tratto stradale sono già presenti l’indicatore elettronico di velocità, le strisce pedonali su fondo rosso e un autovelox poco più avanti, per invitare gli automobilisti a moderare la velocità. 

Tuttavia, le richieste di soluzioni più drastiche, come l’installazione di un autovelox fisso o di un dosso rallentatore, sono state respinte dalla Prefettura e dalla Provincia.

La normativa

Secondo la normativa vigente, un autovelox fisso può essere autorizzato solo in presenza di un numero elevato di incidenti, e i dati relativi a quel tratto non giustificano l’installazione di uno strumento fisso.

Il dosso rialzato, invece, non può essere installato perché si tratta di una strada principale, in discesa, e particolarmente percorsa da mezzi di soccorso.

L’isola sperimentale

Nel 2019, il Comune aveva sperimentato una soluzione per migliorare la sicurezza stradale in quel tratto, proponendo l’installazione di un’isola di canalizzazione.

Tuttavia, questa misura non ebbe gli effetti sperati, poiché invece di migliorare la sicurezza, aumentava i rischi, portando i mezzi troppo vicini alle case e ai marciapiedi e riducendo ulteriormente la strada.

 

 

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