PIANCASTAGNAIO. Mariella Rendina ha ideato e scritto uno spettacolo teatrale “Prendiamo a calci la Sla“, andato in scena lo scorso 25 gennaio al teatro Ricci Barbini di Piancastagnaio. La storia della donna è colma di forza, una di quelle forze che ha chi non si arrende davanti alla malattia, chi affronta la maledetta a testa alta.
«Ho fatto centro, sono molto felice e soddisfatta di avere trasmesso l’importanza della famiglia, degli amici, la solidarietà, i valori che abbiamo perduto. È stata una bella serata, piena di emozioni, le persone hanno riso, pianto, hanno riflettuto, gli ho dato tanti elementi su cui riflettere – dice Mariella sul palco – Voglio continuare per questa strada. Non mi arrendo perché voglio difendere questi valori perduti. L’importanza per un malato di avere vicino la famiglia e gli amici questo per me è basilare perché sai che non sei solo».
Una donna mai sconfitta
Un susseguirsi di storie, musica, varietà, e tanto altro, sull’orizzonte della Sla, la terribile sclerosi laterale amiotrofica, che da 9 anni convive con Mariella. L’enorme fermezza è alla base di questa rappresentazione scritta, ideata e voluta da Mariella. Portare la propria malattia sul palco rappresenta un passo in avanti sulla strada della ricerca, lo spogliarsi interamente di vecchie barriere, un gesto di altissima fierezza di una donna mai domata, mai sconfitta.
Il teatro Barbini ha ammirato e applaudito Mariella, una presenza luminosa, che volava al di sopra della propria patologia per espandersi come solo la speranza sa fare. Speranza e facoltà di pensare, credo e laicità, scudi dove sbatte la maledetta trovando pane per i suoi denti.
Su quel palco Mariella ha vinto circondata dall’amore di tutti, protetta e cullata da un paese intero. Da Piancastagnaio le onde di questa meravigliosa fiaba si propagano per portare fiducia e sollievo a tutti, non solo ai malati di Sla.
