Un'app per aiutare i ragazzi in difficoltà | MaremmaOggi Skip to content

Un’app per aiutare i ragazzi in difficoltà

Ecco Youngle, un servizio di ascolto e aiuto in chat gratuito e anonimo, gestito da ragazzi per i ragazzi

GROSSETO. «Nella giungla dell’adolescenza, una liana per la sopravvivenza». È lo slogan ideato per promuovere il servizio di ascolto in chat, gestito da ragazzi a favore dei coetanei in difficoltà, grazie alla app Youngle. Prende il via da lunedì 24 gennaio in provincia di Siena per estendersi poi alle province di Arezzo e Grosseto, la seconda fase del progetto Youngle Samedi, promosso da Coeso SdS, Asl Sudest, Università di Siena e finanziato dal ministero dell’Interno. 

L’obiettivo del progetto è aiutare i ragazzi a sentirsi supportati e ascoltati durante il periodo della pandemia, a difendersi dalle trappole della “giungla” dell’adolescenza e della rete (il nome del progetto è una crasi tra le parole young e jungle, giovane e giungla in italiano), favorendo al tempo stesso l’integrazione culturale nei giovani di seconda generazione.

Come funziona Youngle

Tramite l’app “Youngle”, scaricabile da Google Play e Apple Store, è possibile chattare in forma totalmente anonima e sicura con coetanei, già formati per gestire questo servizio. La chat, attiva dal 24 gennaio, è aperta dalle 21 alle 23 e il percorso potrà essere seguito anche attraverso i social.

Nel progetto sono stati coinvolti oltre 400 studenti delle scuole superiori, che hanno creato il centro Youngle Siena, dopo un selezione e un percorso di formazione con gli psicologi della Asl, in collaborazione con la cooperativa sociale ReteSviluppo, per la preparazione su psicologia digitale, ascolto online, relazioni affettive, autostima, disagio a scuola e in famiglia, discriminazioni e integrazione multiculturale, ansia e paure.

Le testimonianze dei protagonisti

I ragazzi hanno anche aperto un profilo instagram (younglesiena), dove si raccolgono i post del gruppo con l’intento di essere influencer di messaggi positivi tra i giovani. «Se un nostro coetaneo ha bisogno di aiuto – dice Francesca, peer educator di Siena – può rivolgersi in anonimo a noi: in un mondo in cui parlare dei nostri problemi con gli adulti può essere vissuto come una difficoltà, penso che ci sia bisogno di un’ancora a cui appoggiarsi, senza paura di essere criticati. Inoltre il lavoro di squadra aiuta molto e, dando supporto agli altri, capisco di maturare anche io».

Le fa eco Matilde, che sottolinea: «È stato un percorso lungo e faticoso, ma è passato in fretta! Adesso siamo pronti per partire in questa avventura con la voglia di stare insieme e poter aiutare ragazzi come noi», in modo «da fare qualcosa di importante, oltre a crescere noi stessi, avendo delle responsabilità e trovandosi a confronto con realtà e situazioni particolari», riprende e conclude Simone.

Autori

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli
  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik