GROSSETO. Utilizzava l’auto del Comune del quale è consigliere per i suoi spostamenti. Come se fosse la sua. Con quella andava a cena fuori, con quella faceva ogni tipo di viaggio personale, anche coprendo lunghe distanze. 

Il tutto, con la complicità di due funzionari amministrativi dell’Ente. È questo uno dei casi dei quali si è occupata la procura di Grosseto nell’ultimo anno. Quando il consigliere comunale è stato interrogato, ha confessato. Il fascicolo, quindi, è passato alla Corte dei Conti che dovrà quantificare il danno patito dall’amministrazione comunale. 

Un caso, quello del consigliere che preferiva l’auto del Comune alla sua, che è stato riportato dalla procuratrice capo Maria Navarro nella relazione di apertura dell’anno giudiziario, che si è celebrata sabato 25 gennaio in Corte d’appello a Firenze. 

Le indagini sul superbonus

C’è poi la partita del superbonus e del Bonus Facciate a tenere ancora occupati i magistrati grossetani, impegnati in due distinte indagini.

La prima, per truffa, a carico di più persone che avrebbero appunto costituito crediti fittizi da Superbonus 110, cedendoli poi a terzi e intascando così somme ingenti. 

L’altra invece, anche questa ancora in fase di indagini, a carico di sette persone, per i crediti fittizi del Bonus facciate, per i quali la Procura ha chiesto, a carico di uno degli impresari coinvolti, il sequestro preventivo per più di cinque milioni e 700.000 euro. 

Spaccio e furti: l’allarme in provincia

I dati raccontati dalla procuratrice capo Maria Navarro parlano di una provincia relativamente tranquilla. Dove però «è fortemente percepito il pericolo per la sicurezza», scrive la magistrata, soprattutto per quanto riguarda i furti in appartamento e lo spaccio. 

Provincia che però, come ricorda Navarro citando il procuratore generale, «si distingue per l’intensità dei segnali di rischio di penetrazione criminale che presentano livelli superiori rispetto alla media». 

A preoccupare i maremmani, da nord a sud, sono i reati come i furti in appartamento, gli scippi e lo spaccio. 5.831 sono stati, dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, i reati contro il patrimonio, con un aumento dei furti in appartamento, 554 quelli relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti e 735 i codici rossi. Maltrattamenti, stalking, lesioni, ma anche 61 reati sessuali, commessi contro le donne e contro i minori. 

L’ombra della criminalità organizzata

L’incendio di due auto e di uno scooter, scoppiato all’Argentario, che aveva danneggiato anche la facciata di un palazzo nascondeva qualcosa di più inquietante di un semplice atto vandalico. 

Era stato probabilmente un avvertimento, rivolto ai proprietari, da parte di un gruppo che fa parte della criminalità organizzata. E che aveva messo nel mirino proprio la famiglia alla quale erano stati distrutti i mezzi. 

Un’ombra, quella della criminalità organizzata, che ogni tanto si riaffaccia sulla Maremma, contro la quale la Procura ha messo in campo tutte le forze per evitarne l’infiltrazione. 

La carenza di organico

La relazione al procuratore generale della Corte d’Appello è servita anche a fare il punto sulle carenze di organico. Per quanto riguarda la procura di Grosseto, siamo sotto al 30% e riguarda soprattutto il personale amministrativo.

Dopo il trasferimento della sostituta procuratrice Anna Pensabene alla procura di Tivoli, i magistrati a Grosseto sono rimasti sette anziché otto. E altrettanti sono i vice procuratori onorari, che invece dovrebbero essere 10.

Per quanto riguarda il personale amministrativo, invece, le carenze sono maggiori e toccano il 21%. Tra questi mancano oltre a un dirigente anche un cancelliere e un segretario giudiziario.