Spacca due costole alla fidanzata incinta, 17enne portato in comunità | MaremmaOggi Skip to content

Spacca due costole alla fidanzata incinta, 17enne portato in comunità

La ragazza è finita all’ospedale con tre fratture e ferite su tutto il corpo: la violenza scoppiata per un messaggio sul telefono. Lui non voleva che indossasse abiti stretti e che si truccasse
Le scarpette rosse, simbolo della violenza sulle donne
Una volante della polizia

GROSSETO. Ragazzini che giocano a fare gli adulti, costretti a crescere anche se non era ancora arrivato il momento di farlo. Tanto da ritrovarsi all’ospedale di Grosseto lei, con due costole e un dito fratturato, tumefatta, presa a calci e schiaffi

E in una comunità lui, perché minorenne. Appena diciassettenne e già con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minorenni di Firenze sulle spalle. Accusato di maltrattamenti in famiglia, a soli 17 anni. 

Reato che la procura dei minori di Firenze ha potuto contestare al ragazzino perché tra lui e la fidanzata, maggiorenne da poco, c’era una relazione stabile che andava avanti ormai da tre anni

Incinta per la seconda volta, picchiata brutalmente

La loro relazione era cominciata quando lui aveva solo 14 anni e lei pochi di più. Una relazione andata avanti per tre anni, interrotta solo quando lei è finita all’ospedale di Grosseto e il personale ha attivato il codice rosa. Era incinta, ma nonostante aspettasse per la seconda volta un figlio dal diciassettenne, dopo aver perso il primo, la ragazza era stata colpita con così tanta violenza da arrivare al pronto soccorso con due fratture costali e la frattura di un dito.

Era stata presa a schiaffi, pugni e graffi sul viso, poi era stata scaraventata per terra. Quarantacinque giorni, la prognosi. Era il 7 novembre 2024 quando la squadra mobile si è precipitata all’ospedale. Dalle indagini dei poliziotti era emerso che quello non era il primo episodio che la giovane aveva dovuto subire. 

Quella sera, il diciassettenne si era scagliato come una furia addosso a lei perché la ragazza aveva ricevuto un messaggio sul suo telefono. Lui l’aveva letto e aveva cominciato a colpirla. Così forte, da costringerla a rivolgersi alle cure dei medici. 

Picchiata per gli abiti indossati e per il trucco

Ma non c’era stato solo quell’episodio a interrompere l’adolescenza della ragazza. Ce n’erano stati altri, tutte le volte che lei aveva indossato un abito che lui, nonostante la giovanissima età, aveva ritenuto essere troppo succinto

O tutte le volte che lei aveva deciso di truccarsi. L’offendeva, continuamente, la costringeva a cambiarsi, a lavarsi il volto. L’umiliava, dicendole frasi come: «sei proprio una mongoloide». 

Lei però, non ha mai trovato né il coraggio né la forza di allontanarsi da lui. Ci ha pensato una giudice, che pochi giorni prima di Natale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Il diciassettenne è stato portato dagli agenti della squadra mobile della questura di Grosseto in una comunità, in attesa di essere interrogato.

La ragazza ha invece, al momento, lasciato la città e si è trasferita all’estero. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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