Eseguita la prima fistola endovascolare all’ospedale di Grosseto | MaremmaOggi Skip to content

Eseguita la prima fistola endovascolare all’ospedale di Grosseto

È il primo caso nella Asl Tse: un metodo con minore invasività su una persona che si sottoporrà a dialisi. L’equipe del dottor Filippi ha messo in comunicazione vena e arteria senza effettuare un intervento chirurgico
L’equipe che ha eseguito la prima fistola endovascolare

GROSSETO. Primo caso di applicazione di fistola con tecnica endovascolare nella Asl Toscana sud est. È successo a Grosseto dove l’equipe diretta dal dottor Federico Filippi è intervenuta su una persona che dovrà sottoporsi a dialisi.
I professionisti dell’ospedale Misericordia, il chirurgo vascolare Riccardo Trovato, il radiologo interventista Luca Arezzini e il collega dell’ospedale di Careggi Giacomo Gabbani, hanno messo in comunicazione vena e arteria senza effettuare un intervento chirurgico. L’applicazione è avvenuta a livello del polso, pungendo arteria e vena, ma senza effettuare suture comportando una minore invasività.

Al Misericordia come in un ospedale universitario

«È un sistema estremamente innovativo e mini-invasivo per il confezionamento di fistole per dialisi che garantisce al paziente una maggiore longevità dell’accesso dialitico – spiega Federico Filippi, direttore della Uoc Chirurgia vascolare di Grosseto – si tratta di una soluzione ottimale per pazienti estremamente fragili e delicati come quelli affetti da insufficienza renale cronica. La selezione del paziente e la sua gestione sono state possibili solo grazie alla stretta collaborazione della Chirurgia Vascolare e Radiologia Interventistica diretta da Massimo Pieraccini con la Uoc di Nefrologia diretta da Giovanni Giuntini e con quella di Anestesia e Rianimazione diretta da Genni Spargi».

«Ancora una volta all’ospedale di Grosseto si effettuano interventi tipici degli ospedali universitari – dice la direttrice sanitaria, Assunta De Luca – segno della capacità di fare gioco di squadra da parte di tutti i professionisti, voglio sottolineare come questo risultato comporti per la persone una migliore gestione delle terapie a cui si dovrà sottoporre e quindi ad un approccio più umanizzato alle cure».

«Ringrazio tutti i professionisti che contribuiscono al costante processo di miglioramento delle performance erogate dal nostro ospedale – dice il direttore di presidio del Misericordia, Michele Dentamaro – siamo consapevoli che il gioco di squadra e l’approccio multidisciplinare siano essenziali per ottenere risultati come questo e dare risposte in loco ai bisogni della popolazione della Maremma».

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