VITERBO. C’è anche un 23enne nato a Orbetello ma residente a Pitigliano, Carmine Battiloro, tra gli operatori socio-sanitari arrestati dai carabinieri della compagnia di Montefiascone e del Nas di Viterbo, per maltrattamenti ai danni di ospiti di una casa di riposo e, in un caso, di violenza sessuale su un’anziana.
Anziani maltrattati, vessati, legati ai letti e in un caso anche abusati. Un ospizio dell’orrore, quello scoperto durante l’indagine dei carabinieri di Capodimonte che, nell’aprile 2024, avevano raccolto le confidenze di alcuni ex operatori della struttura.
Decine di violenze filmate dalle telecamere
I carabinieri hanno così cominciato una delicata indagine: hanno installato le telecamere all’interno della struttura, riprendendo così decine di episodi di violenze.
«Morirai di sporco, spero presto per te»: è questa una delle frasi che sono state rivolte agli ospiti dell’ospizio dell’orrore, una struttura che si trova a Latera, dove 21 anziani sarebbero stati vittime di sei operatori socio-sanitari, tra i quali il ragazzo pitiglianese.
Mercoledì 22 gennaio, tre sono finiti in carcere (Battiloro, la sua collega Marinela Ciasar, 52 anni e Mirko Tosi, 36 anni). Altri due operatori sono stati sospesi dal lavoro per un anno e interdetti dalla professione di operatori socio sanitario mentre un altro operatore è stato sospeso dal lavoro per sei mesi.
Sono accusati di maltrattamenti ai danni di ospiti della struttura e, in un caso, di violenza sessuale su un’anziana. I sei operatori saranno interrogati giovedì 23 gennaio.
«Legati con le bende e maltrattati»
Legati al letto con le bende, maltrattati, vessati, aggrediti. È un racconto dell’orrore quello ripreso dalle telecamere installate dai carabinieri, coordinati dal pm Flavio Serracchiani. Anziani legati al letto per ore, ai quali venivano somministrati ansiolitici. In un caso, un’anziana è rimasta legata per più di 24 ore.
«Morite, l’ultimo e poi via». Oppure: «Sei un morto che cammina, inutile alla società». Vessazioni continue, sfociate in decine di episodi di violenza contro persone fragili, che erano state ospitate nella struttura dell’Alta Tuscia, a Latera. Una delle anziane, poi, sarebbe stata abusata. Un’altra invece, sarebbe stata presa per il collo e minacciata di morte.
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