FOLLONICA. È una giovane donna follonichese quella che, con un post pubblicato da qualche giorno su un social, ha riaperto in modo chiaro uno dei grossi problemi della città di Follonica: l’impossibilità di reperire abitazioni in affitto a lungo termine.
Per cercare casa lancia l’appello sui social
La ragazza ha usato la piattaforma social per cercare aiuto. Il suo obiettivo era aiutare la nonna, che sta per essere sfrattata in seguito allo scadere del contratto di locazione, a trovare una nuova casa.
La ricerca ossessiva, come la definisce lei stessa, di un nuovo appartamento era già cominciata la scorsa estate, ma senza esito alcuno e questo perché a Follonica, come probabilmente in molte altre località turistiche, trovare una casa è davvero come trovare un ago in un pagliaio.
In effetti è pressoché impossibile sperare di trovare contratti di affitto che superino i sei mesi dal momento che con l’arrivo dell’estate in tanti ritengono che l’affitto estivo sia molto più remunerativo.
9mila seconde case: interi quartieri disabitati 9 mesi all’anno
Con 9mila seconde case ed interi quartieri disabitati per nove mesi l’anno, questo continua ad essere un problema che fin qui nessuna Amministrazione comunale ha saputo risolvere sebbene questo disagio, ormai protratto per anni, vada ad incidere anche sulla diminuzione del numero dei residenti.
Addirittura pare che anche i medici che avrebbero accettato di venire a svolgere la professione in Maremma, abbiano poi rinunciato proprio per mancanza di reperibilità di alloggi così detti residenziali.
La soluzione potrebbe essere modificare la legislazione
Sul tema non poteva mancare l’opinione dei professionisti immobiliari e, specificatamente per Follonica, quella della portavoce di categoria Roberta Tozzini che non lascia dubbi in merito.
«La legislazione non tutela minimamente la proprietà» spiega la professionista.
«La legge in vigore è superata e non adatta ai tempi e alla realtà di oggi – dice Tozzini – un mancato pagamento delle mensilità da parte dell’inquilino obbliga il proprietario a ricorrere ad avvocati e tribunali e talvolta vengono coinvolti anche gli assistenti sociali nel caso ci siano dei minori. Il proprietario oltre a non riscuotere ciò che gli spetta, avrà anche un mancato introito e spesso e volentieri anche spese accessorie da sostenere come condominio e utenze».
«È quindi chiaro che tutti decidano di mettere a reddito il proprio immobile in un modo più sicuro. Se invece la legislazione fosse diversa, credo che molti rinuncerebbero volentieri agli affitti brevi; in primo luogo perché avrebbero meno pensieri, non pagherebbero l’Imu là dove lo stesso contratto di affitto lo mettesse nella condizione di evitare la tassa, non pagherebbero le utenze né il condominio che sono a carico del locatario, limitandosi a pagare solo il 21% che devono allo Stato contando su una rendita fissa e sicura».
L’appello social
Un problema quindi non solo di Follonica ma di molte altre località turistiche dove l’afflusso consistente di persone permette di diversificare la modalità di locazione. In tutto ciò, palesato il disagio esistente per tutti, chi ci rimette in maniera più pesante sono coloro che per un motivo o l’altro sono anche i più fragili.
Il che ci riporta all’appello che la ragazza affida ai social, in attesa che qualcosa si muova: «Cerchiamo un appartamento in qualunque zona di Follonica il prima possibile – scrive la ragazza – se conoscete qualcuno che potrebbe aiutarci contattatemi per favore e comunque anche lasciare una semplice interazione con un “mi piace” o commento, potrebbe aiutarmi a far arrivare questo post a persone in grado di darci una possibilità».
Autore
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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