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«Vi presento la città del futuro»

L’intervista. Prendere visione del presente, riguardare tutto con occhi nuovi e capire il da fare per migliorare Follonica coinvolgendo i cittadini: la sfida dell’architetto David Fantini
L'architetto David Fantini
L’architetto David Fantini

FOLLONICA. A poco meno di un mese dal battesimo dell’Urban Center (il pool voluto fortemente dal sindaco Matteo Buoncristiani per riordinare e definire la città), si stanno ormai definendo quelle che saranno le aree d’intervento del prossimo futuro.

Sotto la supervisione della responsabile Beatrice Parenti, gli uffici comunali con i professionisti esterni incaricati dalla precedente amministrazione, hanno già preso visione di buona parte della documentazione utile a definire la base di partenza per il lavoro che li aspetta. L’architetto David Fantini, incaricato del coordinamento del pool e della stesura dei prossimi progetti che interesseranno la città, spiega con precisione che cosa sta accadendo nel laboratorio ricavato in una parte della Fonderia numero 1 dell’ex Ilva.

Recuperare la reputazione della città

Architetto Fantini, se dovesse riassumere quello che le è stato chiesto dall’amministrazione comunale, quali parole o concetti userebbe per spiegarlo ai non addetti ai lavori?

«Il sindaco è stato molto chiaro sull’argomento fin dalla campagna elettorale: Follonica ha la necessità urgente di essere migliorata. Detto questo, utilizzando un gergo più tecnico quando si parla di miglioramento urbanistico delle città, Follonica deve tornare ad essere quella che si chiama una “città con reputazione” il che significa che dal momento che l’immagine e la reputazione di un luogo sono influenzate dalla percezione che ne hanno le persone e che la reputazione stessa rappresenta l’immagine complessiva di quel luogo, l’azione conseguente sarà riportare nella città e soprattutto nei cittadini il senso di appartenenza: in parole povere se cittadini e città non convivono in un’armonia condivisa raggiungibile solo attraverso processi mirati, non avremo mai quella che più semplicemente chiamiamo vivibilità. Questi non sono concetti personali, ma parametri dimostrati e condivisi anche dall’Unione Europea che addirittura ha tracciato le linee guida per adeguare le città al futuro. Andare verso questa direzione è oramai indispensabile, sia per diminuire l’impatto ambientale, che per poter accedere per esempio ai finanziamenti mirati per raggiungere lo scopo. In più senza quel risultato il rischio è che le città vedano diminuire il numero dei propri residenti. Fenomeno che purtroppo è già in corso a Follonica».

Non solo urbanistica: rivedere totalmente l’idea di città

Lavorare verso l’obiettivo del miglioramento dell’immagine e della vivibilità comprende, immagino, il rispetto ambientale, le aree verdi, il piano del traffico, commercio, turismo e tutto ciò che fa parte della vita quotidiana. Come si procede verso un obiettivo così ambizioso?

«Per step. Per prima cosa è stato individuato un giorno della settimana in cui il team si riunisce per la fase di aggiornamento reciproca. Individuato il giorno, la dottoressa Parenti ha già elaborato il calendario degli incontri dei prossimi sei mesi dedicandone uno ad ogni argomento o settore d’interesse. Subito dopo è stato necessario passare a raccogliere tutti i dati possibili per fare la valutazione complessiva dell’esistente, cioè mettere insieme i progetti che sono attualmente in corso con quelli in previsione, senza dimenticare quelli che hanno l’iter autorizzativo avviato. Fatta questa fotografia dello status quo, procederemo per argomento».

Questa fotografia è molto diversa da quella che il sindaco vorrebbe ottenere tramite il vostro operato? Per capire la mole di lavoro che vi aspetta..

«Diciamo che i progetti che sono stati precedentemente elaborati non sono esattamente in linea con quelli dell’attuale amministrazione. Il che certamente non accorcerà i tempi di intervento se è questo che intendeva».

L’obiettivo è coinvolgere i cittadini

Rispetto invece al coinvolgimento dei i cittadini sui singoli temi, come avete pensato di procedere considerato anche che non è esattamente previsto negli Urban Centre standard?

«La trasparenza è un valore fondamentale in questo processo, basti pensare che la sede scelta per il laboratorio è quella porzione della Fonderia che per pareti ha i vetri. Non è casuale, ma voluto. Anzi, l’idea è quella di strabordare fino ai locali veri e propri della Fonderia stessa, proprio per farci raggiungere da chi lo desidera avvicinando i cittadini al loro futuro. Inizieremo probabilmente con incontri propedeutici sui singoli temi con i portatori d’interesse, dopodiché procederemo anche in base alla risposta che avremo indietro. Vediamo, è tutto “in progress” su questo aspetto.»

Come l’hanno accolta le donne e gli uomini che lavorano negli uffici comunali ? Nel senso, è tutt’altro che scontato che luoghi di lavoro consolidati possano non prendere bene l’arrivo di qualcuno che dalla sera alla mattina stravolge ritmi e tempi di lavoro.

«Infatti non nego che ho avuto qualche iniziale momento di ansia proprio per questo motivo, ma la compattezza della giunta, della maggioranza del consiglio comunale e la grande professionalità della dottoressa Beatrice Parenti, mi hanno dato la giusta dose di ottimismo per far fronte a quei timori che comunque hanno una loro ragion d’essere, perché senza un rapporto di reciproca fiducia non avremmo mai potuto lavorare insieme. Invece stiamo collaborando con compattezza ed entusiasmo e di questo sono molto contento.»

Lei aveva già avuto in passato altri incarichi per conto del comune di Follonica?

« No, in effetti è il primo incarico nella mia città natale».

Allora buon lavoro architetto.

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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