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Da bastone per cacciare gli ebrei a dolce: lo sfratto

Immancabile sulla tavola a Natale, ecco la ricetta del dolce nato nel ghetto di Pitigliano e preparata ancora nell’antico forno della famiglia Ladu
Lo sfratto e il forno della famiglia Ladu nel ghetto di Pitigliano

PITIGLIANO. Per chi non ha ancora assaggiato il dolce “sfratto”, non resta che andare a Pitigliano, al forno del Ghetto.

Lo sfratto infatti, è un tradizionale classico dolce ebraico, molto conosciuto in Maremma in particolare appunto a Pitigliano: è a base di noci e miele.

Il forno del Ghetto

A Pitigliano il forno del Ghetto è un punto di riferimento per chi vuole gustarsi il dolce “sfratto”. Oltre a vari tipi di pane, il forno di Francesa Ladu che gestisce con la famiglia, prepara anche pane, biscotti: e torte. Su tutti ovviamente lo sfratto, il dolce principe, divino appena cotto e ideale dopo un tour culturale alla sinagoga.

Com’è nato lo sfratto

Il suo nome trae origine dalla storia della comunità ebraica di Pitigliano che ricorda l’usanza locale di picchiare alla porta degli ebrei con un bastone, usanza che va fatta risalire al secolo XVII, quando il Granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici fece emanare un editto con il quale intimava agli ebrei delle zone di Pitigliano, Sovana, e Sorano, di lasciare le loro case per trasferirsi nel ghetto di Pitigliano.

Un secolo dopo, gli ebrei di Pitigliano crearono questo dolce per ricordare l’evento dei messi che, battendo alle porte degli ebrei, avevano intimato loro di lasciarle. Infatti, lo sfratto ha forma allungata, simile a un bastone, e contiene un ripieno composto da miele, scorzette di arancia, noci, anice e noce moscata, che conferiscono un sapore dolce e un profumo intenso. Poiché questi ingredienti erano usati anche nei secoli precedenti dalle popolazioni autoctone, è possibile che lo sfratto attinga a un’antica ricetta etrusca.

Il dolce sfratto a Pitigliano al forno del Ghetto di Franceca Ladu

Gli ingredienti dello sfratto e come prepararlo

Farina, vino bianco, zucchero, uova, miele, noci, scorze di agrumi.

Unisci tutti gli ingredienti per la pasta nella ciotola di un frullatore elettrico. Sbatti fino a quando il composto diventa una pasta liscia e morbida. Mettere da parte mentre si prepara il ripieno.

In una piccola casseruola, sciogliere il miele a fuoco molto basso. Aggiungere le noci e la noce moscata e continuare la cottura, mescolando di tanto in tanto, fino a quando il miele diventa di un profondo color caramello. Stai attento a non bruciarlo! Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare leggermente.

Spargere un po’ d’olio sulla superficie di lavoro o su una grande teglia. Versare il composto di miele e lavorare con cura con le mani bagnate per ottenere un bastone lungo 3 cm di spessore. Mettere da parte per far raffreddare e indurire.

Preriscaldare il forno a 180°C

Arrotolare la sfoglia su una superficie leggermente infarinata per formare un rettangolo di circa 8 cm di larghezza e 20 cm di lunghezza. Mettere il bastoncino di miele nel mezzo e arrotolare l’impasto attorno ad esso per racchiuderlo.

Spennellare lo sfratto con il tuorlo d’uovo e metterlo su una teglia foderata di carta da forno. Cuocere per 25 minuti o fino a doratura. Togliere dal forno e far raffreddare completamente, quindi tagliare a rondelle e servire con un bicchiere di vin santo o marsala.

Autore

  • Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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