Anpi, decapitati i vertici. Si è dimesso Luciano Calì | MaremmaOggi Skip to content

Anpi, decapitati i vertici. Si è dimesso Luciano Calì

Luciano Calì si è dimesso al termine di un direttivo di fuoco. Gli viene contestata le gestione personalistica dell’Anpi. Congresso a gennaio
La consegna delle firme contro via Almirante
Luciano Calì (al centro) durante una manifestazione dell’Anpi

GROSSETO. I malumori erano nell’aria da tempo, ma sabato 14, al termine di un direttivo provinciale dai toni forti, il presidente provinciale dell’Anpi, Luciano Calì, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Al termine del direttivo, una mozione di sfiducia, che ha ripreso in parte un documento già presentato nel 2023, a dimostrazione di quanto si malumori siano… datati, riporta parole più che chiare: «Un consenso al presidente che si è sgretolato per la gestione personalistica, autoreferenziale, solitaria. Riducendo il comitato direttivo provinciale a organismo destinatario di mere comunicazioni di decisioni già prese e a discutere di cose operative ed esecutive, anziché svolgere un ruolo di indirizzo politico e programmatico».

Come detto, il tarlo rodeva la stabilità della presidenza da tempo. Già in primavera c’era stato uno scontro fra Calì e la sezione Palazzoli per la protesta in piazza del 25 aprile, in estate erano emersi altri malumori con le dimissioni della delegata alla scuola Antonella Coppi e del tesoriere Giulio Balocchi, quindi altre tensioni erano nate per la gestione di una manifestazione in piazza agli inizi di settembre.

Sempre in settembre il direttivo aveva istituito, mettendo in minoranza lo stesso Calì, un comitato ristretto per la gestione dei problemi interni e l’indizione di un congresso straordinario. Comitato composto da  Lio Scheggi, Anna Marina Copponi e Giulio Balocchi.

Anche la costituzione della sezione della Costa d’Argento è stata motivo di scontro. Costituita a novembre, ha sempre visto contrario Calì. Nel documento di sabato si dice che, dalla presidenza, «è stata privilegiata  la sezione Nespolo di Grosseto, anziché cercare di smussare le frizioni e la concorrenzialità con l’altra sezione cittadina, Palazzoli, trascurando le altre sezioni sul territorio». 

Calì: «La tutela degli iscritti prima di tutto»

Luciano Calì, che guida l’Anpi dal 2022, dopo un periodo di vicepresidenza con Flavio Agresti, si limita a poche parole di commento: «Mi adeguo alla linea già concordata in casi similari con l’Anpi nazionale. La tutela dell’associazione e delle migliaia di iscritte e di iscritti delle quindici sezioni in Maremma hanno la priorità».

I tesserati Anpi in Maremma sono circa 1300.

Sabato il documento-mozione di sfiducia

Così sabato si è arrivati al documento-sfiducia che ha portato alle dimissioni di Calì.

Ora il reggente Mauro Pasquali convocherà il congresso, in tempi brevi. I nomi per la presidenza sono molti, a partire da Giuseppe Corlito. Altri nomi sono quelli di Claudio Bellucci e Giulio Balocchi, oltre a Romeo Carusi, presidente della sezione Palazzoli.

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