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Case Brancazzi, due anni in attesa di risposte

All’assemblea hanno partecipato tutte le associazioni della zona. Monica Fois: «È un fallimento delle istituzioni, l’unica da ringraziare la prefetta Paola Berardino»
I presenti all'assemblea dell'associazione Case Brancazzi
I presenti all’assemblea dell’associazione Case Brancazzi

ORBETELLO. Sono due anni che chi vive a Case Brancazzi non riesce a spostarsi in modo sicuro e semplice da casa propria. Questo a causa dei cantieri che si trovano sull’Aurelia, all’altezza del ristorante La rosa dei venti. Una situazione difficile per i residenti e le attività, che hanno creato l’associazione Case Brancazzi per far sentire la loro voce

Ieri sera, mercoledì 4 dicembre, nella sala del ristorante La rosa dei venti si è svolta l’assemblea dell’associazione Case Brancazzi. Per la prima volta, l’incontro ha visto la partecipazione di tutte le associazioni del territorio, che hanno unito le forze per affrontare i problemi del quartiere e avanzare richieste alle istituzioni.

L’evento, presieduto da Monica Fois, presidente dell’associazione, si è rivelato un momento cruciale per rafforzare il senso di comunità e stimolare un dialogo costruttivo.

Un ordine del giorno ricco e condiviso

Durante l’assemblea, l’associazione ha affrontato i temi più urgenti. La presidente Fois ha illustrato le attività svolte nel 2024, sottolineando l’impegno costante nel mantenere alta l’attenzione sui problemi del quartiere, tra cui l’isolamento e la sicurezza stradale. Poi, l’assemblea è passata all’esame dell’andamento dei progetti infrastrutturali, evidenziando l’immobilismo dell’amministrazione comunale e la necessità di soluzioni immediate. 

Infine, si è discusso delle nuove proposte per il coinvolgimento della cittadinanza e delle azioni da intraprendere per ottenere risposte concrete sul completamento della bretella e sulla messa in sicurezza dello svincolo.

Tutti i presenti hanno mostrato un fronte comune per le criticità del quartiere. L’associazione ha sottolineato come la chiusura dello svincolo sull’Aurelia abbia avuto un impatto devastante su tutta l’area.

La mancanza di collegamenti diretti, la pericolosità degli incroci a raso e l’assenza di illuminazione sono stati definiti come «Un fallimento delle istituzioni, con conseguenze particolarmente gravi per gli anziani e per l’efficienza dei soccorsi». Il piazzale ANAS, vicino al ristorante La rosa dei venti, è stato descritto come «Inadeguato e pericoloso» dalla presidente Monica Fois. Un giudizio, il suo,  condiviso da tutti i presenti.

Proposte e impegni concreti

Tra le richieste c’è quella di convocare un immediato tavolo permanente di confronto, anche con le istituzioni locali, in modo da poter monitorare lo stato dei progetti infrastrutturali. Sono ormai due anni che lo svincolo sulla statale Aurelia è chiuso, con conseguenze gravi, disagi e perdite economiche per chi ha delle attività nel quartiere. «Tutto quello che abbiamo ricevuto è la farsa con cui è stata ridisegnata la viabilità davanti a La rosa dei venti», sostiene Fois.

L’assemblea si è conclusa con un appello alla partecipazione e alla solidarietà, riconoscendo che solo unendo le forze sarà possibile superare l’immobilismo istituzionale. «L’unico ringraziamento va alla prefetta di Grosseto Paola Bernardino, che ha sempre dato la propria disponibilità e vicinanza alla nostra causa», hanno detto più volte i vari componenti del direttivo dell’associazione.

L’unica nota stonata della riunione è la scarsa partecipazione degli associati. «Faremo una campagna di sensibilizzazione per tutta la cittadinanza, che dovrebbe sostenere e supportate con la presenza e l’entrata nell’associazione la nostra causa – dice Fois – Non siamo soli: questa assemblea, in cui hanno partecipato le associazioni del territorio come Vita, Incontriamoci Albinia, Facciamo chiarezza con i loro massimi rappresentanti, dimostra che il territorio è compatto e pronto a lottare per un futuro migliore».

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  • Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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