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Porta 12 milioni all’estero per non pagare le tasse

Investiva in immobili e società tra Grosseto e Como, aveva il medico di famiglia in città e aveva assunto collaboratori domestici ma per il fisco non esisteva. Maxi sequestro di ville
Guardia di finanza

GROSSETO. In questura ci sono le sue richieste da soggiornante di lungo periodo. Sia lui che i suoi familiari avevano il medico di famiglia e la sua villa a Punta Ala veniva curata dai collaboratori domestici che via via assumeva. Ma per il fisco, era un perfetto sconosciuto

È quanto emerso grazie a un’indagine della guardia di finanza sulla situazione reddituale e patrimoniale di uno straniero che da 15 anni aveva interessi in Italia. Oleksandr Koziuk, magnate ucraino, aveva investito nella frazione balneare oltre che a Castiglione della Pescaia. Ora, anche se risulta residente in Italia, sarebbe rientrato nel suo Paese d’origine. 

Catene di alberghi e immobili di pregio

Koziuk, i suoi affari li faceva in Italia ma al Fisco aveva dichiarato una residenza estera soltanto per sottrarre alla tassazione italiana gli ingenti redditi di fonte estera.
I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria hanno ricostruito, per il periodo compreso dal 2013 al 2020, l’insieme delle relazioni che legavano il contribuente al territorio nazionale che sono state ricondotte ai rapporti di lavoro che lo stesso aveva nelle vesti di amministratore o direttore di note catene alberghiere. A questo si aggiungevano poi gli ingenti investimenti immobiliari e le partecipazioni societarie nelle province di Como e di Grosseto. A Castiglione della Pescaia e a Punta Ala. 

I finanzieri hanno accertato la presenza dell’uomo in Italia, anche attraverso gli elevati consumi elettrici rilevati nel complesso residenziale in viveva. 

12 milioni di euro volati all’estero

È 12 milioni di euro la cifra che l’uomo aveva fatto volare all’estero su conti correnti acquisiti grazie alla cooperazione di organismi finanziari in sei diversi Paesi (Ucraina, Principato di Monaco, Lussemburgo, Malta, Estonia e Lichtenstein) nei cui confronti sono state avanzate, tramite il comando generale della finanza, richieste di “mutua assistenza amministrativa”.
Le indagini hanno consentito all’Agenzia delle Entrate di quantificare in 14,7 milioni il credito dello Stato vantato nei confronti del cittadino straniero comprensivo dell’imposta evasa su redditi detenuti all’estero, delle sanzioni e degli interessi. Inoltre, a garanzia di tale credito l’agenzia, su proposta dei finanzieri, ha richiesto e ottenuto dal tribunale di Grosseto il sequestro conservativo degli immobili di pregio di proprietà del contribuente, per lo quelli che si trovano sulle rive del Lago di Como, e di valori detenuti in conti correnti bancari, fino alla cifra di 12 milioni di euro. 

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