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Ronde con il forcone contro i ladri

I paesi dell’Amiata sotto attacco: entrano nelle villette in pieno giorno, da una cercano di portare via anche la cassaforte. Amati (FdI): «Dopo 10 anni di proteste, i sindaci si svegliano»
Il panorama di Arcidosso e, nel riquadro, Guendalina Amati
Una veduta di Arcidosso e, nel riquadro, Guendalina Amati

AMIATA. È più di una settimana che sull’Amiata, gli abitanti, non dormono sonni tranquilli. Perché i ladri si sono scatenati di nuovo. Soprattutto nella zona che, appena fuori dal paese, va verso la vetta, dove ci sono diverse villette. Non proprio isolate, per fortuna. Tanto che in uno dei casi segnalati ai carabinieri, quando i ladri hanno provato a portare via anche la cassaforte, il rumore è stato sentito da un vicino che li ha messi in fuga. 

In altre abitazioni, invece, è andata peggio: sono stati rastrellati soldi e gioielli, in pieno giorno. Un passaggio, quello dei ladri, che ha lasciato dietro di sé non soltanto i danni e l’amarezza di chi ha subito il loro assalto, ma anche la paura di chi abita in montagna e la rabbia di chi, come Guendalina Amati, consigliera di minoranza del Comune di Arcidosso e consigliera provinciale di Fratelli d’Italia, l’SOS sicurezza lo sta lanciando da anni. «Da almeno dieci – spiega – Cioè da quando è stata chiusa la compagnia dei carabinieri di Arcidosso. Ora, dopo l’ennesima ondata, i sindaci dei tre Comuni si sono svegliati». 

Le ronde con il forcone

L’ultimo colpo è avvenuto solo pochi giorni fa, quando i ladri sono entrati in una villetta nel tardo pomeriggio e hanno provato a portare via anche una cassaforte. In un’occasione, hanno rubato anche un’auto

Gli amiatini si sono organizzati e hanno deciso di provare a mettere un freno all’ondata di furti organizzando le ronde. «Qualcuno – dice Amati – è sceso per strada con il forcone. Questa situazione è al limite, non è accettabile, perché potrebbe davvero succedere qualcosa di molto grave». 

Le denunce dei derubati sono state raccolte dai carabinieri che, ad Arcidosso, hanno chiuso la compagnia una decina di anni fa, per trasferire tutto a Pitigliano. «È troppo lontano- aggiunge Amati – C’è bisogno di un presidio qui. Non è possibile che la delinquenza aumenti e non ci siano contromisure efficaci». Delinquenza che, oltre ai furti che si sono verificati anche durante la Festa della castagna i Arcidosso, ha portato nei borghi anche un altro fenomeno preoccupante, quello dello spaccio

I sindaci rivogliono i carabinieri. Amati: «Solo Balocchi presente al consiglio»

I sindaci dei comuni di Arcidosso, Castel del Piano e Santa Fiora hanno presentato una mozione all’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetana, con la quale veniva chiesto il ripristino della compagnia dei carabinieri.

«La mozione presentata dai sindaci Pd ha le stesse caratteristiche e richieste di una già stata presentata da tempo da parte dei gruppi di minoranza di Arcidosso, ma purtroppo era stata bocciata da Marini e dalla sua maggioranza, fra i quali, vorrei ricordare, rientra anche il consigliere Ranucci, che poi si è fatto promotore dell’attuale mozione all’Unione dei comuni – puntualizza Amati – La riapertura della compagnia dei carabinieri di Arcidosso, andrebbe sostenuta da tutte le forze politiche, ma chissà perché se le iniziative vengono proposte dalla minoranza non vanno bene, mentre se a presentarle sono esponenti del Pd tutti ne tessono le lodi. La seconda questione riguarda proprio il consiglio dell’Unione dei comuni, del 26 novembre scorso, nella seduta nella quale veniva proprio votata la mozione dei sindaci promotori e firmatari: Marini, Pieraccini e Balocchi, i primi cittadini di Arcidosso e Castel del Piano però risultavano assenti».

Più controlli sul territorio

«Questi atteggiamenti – spiega la consigliera – porrebbero in risalto che molto probabilmente l’unico sindaco amiatino targato Pd, interessato davvero alla questione, fosse il sindaco Balocchi. Ad onore del vero, è anche l’unico primo cittadino che ha impedito l’arrivo sconsiderato nel proprio comune di immigrati. Ma quello che più di tutti fa riflettere è che se davvero la sinistra avesse voluto aprire un dialogo serio sul tema sicurezza, avrebbe dovuto quantomeno coinvolgere il centrodestra e le minoranze presenti nei vari consigli comunali, cosa che invece non ha fatto».

La richiesta di Fratelli d’Italia, attraverso la consigliera Amati, ai sindaci, è quella di rafforzare i controlli nel territorio, di effettuare ispezioni e verifiche serrate nelle abitazioni, in collaborazione con le forze dell’ordine. Nel contempo chiedono di aumentare e migliorare i sistemi di video sorveglianza, segnalare i luoghi di spaccio e dare seguito operativo in tempi celeri ai Protocolli d’Intesa siglati con la Prefettura di Grosseto per ciò che attiene il controllo del vicinato. «Infine, si chiede a scopo di prevenzione – dice ancora Amati –  l’intensificazione dei controlli stradali sui vari furgoni che giornalmente trasportano operai agricoli, visti anche gli innumerevoli incidenti che si sono verificati ultimamente nella zona». 

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